Spari alla festa a Marotta, l'uomo che ha ucciso la cognata: "Non volevo far male a bimbi"
CronacaSandro Spingardi, 71 anni, ha aperto il fuoco a una festa di compleanno uccidendo la cognata 44enne e ferendo la figlia della donna. A scatenare la tragedia il chiasso proveniente dal casolare dove si stavano tenendo i festeggiamenti
Il litigio con la cognata per il chiasso che proveniva dalla festa tra bambini e vecchie ruggini familiari hanno spinto Sandro Spingardi, 71 anni, a prendere la pistola e a sparare. "Mai avrei voluto far del male ai bambini", ha ripetuto in caserma l'uomo dopo avere ucciso la cognata e ferito gravemente la figlia della donna. La notte scorsa in una zona rurale di Marotta di Mondolfo (Pesaro-Urbino), pistola in pugno, Spingardi ha colpito mortalmente alla testa Gruselda Nuno Gomez, boliviana di 44 anni, e poi sparato contro Kenia Nuno Gomez, 28 anni, ferendola al volto e all'addome. Le due donne, con altre mamme e cinque bambini, che frequentano la stessa scuola materna, stavano festeggiando. Risate e musica che hanno infastidito Spingardi, che da qualche tempo aveva lasciato proprio quel casolare, dove viveva con la cognata, vedova di suo fratello, per spostarsi in una roulotte parcheggiata nel cortile prospicente.
L'uomo è accusato di omicidio e tentato omicidio aggravati
Ieri pomeriggio la lite con la cognata mentre era in corso la festa: poco dopo, Spingardi si è ripresentaro con la pistola e fa fuoco, quindi si è rifugiato in una baracca prospiciente la roulotte e qui si è barricato manifestando intenti suicidi. Dopo una lunga trattativa, iniziata dal comandante della stazione di Marotta e dal comandante della compagnia di Fano, i miliari sono riusciti a calmarlo e, in un momento di sua distrazione, mentre impugnava ancora la pistola, a bloccarlo con l'utilizzo del taser. Una volta in caserma, alla presenza del sostituto procuratore Marino Cerioni e assistito da un legale d'ufficio, Spingardi ha fornito la sua versione: è stato dichiarato in arresto, con l'accusa di omicidio e tentato omicidio aggravati, e trasferito presso la casa circondariale di Pesaro a disposizione dell'autorità giudiziaria. Nei prossimi giorni comparirà davanti al gip per l'udienza di convalida. L'arma utilizzata per commettere il delitto, una pistola semiautomatica regolarmente detenuta, è stata sequestrata insieme al munizionamento e ad alcuni bossoli esplosi rinvenuti nel corso del sopralluogo dei carabinieri.