L'agitazione si è conclusa alle 18 di oggi, martedì 8 luglio. Si sono registrate cancellazioni e variazioni per lo stop del personale del Gruppo FS, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord. A Termini molti ritardi e 30 convogli cancellati. A Napoli fermi metà dei collegamenti
Si è concluso alle 18 di oggi, martedì 8 luglio 2025, lo sciopero nazionale del personale del Gruppo FS, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord iniziato alle ore 21 di lunedì 7 luglio. Nel corso dell'agitazione si sono registrati disagi a Roma Termini, con ritardi sia di Italo che di Trenitalia (dai 10 fino ai 120 minuti): 30, in totale, i convogli cancellati. Disagi e lunghe file anche agli infopoint della stazione centrale di Napoli: circa la metà dei treni in arrivo e in partenza dallo scalo partenopeo è stata cancellata. Particolarmente colpiti dall'agitazione sindacale i treni ad alta velocità. Molti disagi anche per i pendolari che abitualmente utilizzano i treni regionali.
Com'era strutturato lo sciopero
Lo sciopero ha avuto 3 diverse articolazioni a seconda dell'organizzazione autonoma o di base che l'ha indetto. Cub Trasporti scioperava fino alle 18 di oggi in tutte le imprese che svolgono attività ferroviaria. L'Usb scioperava invece per 8 ore dell'intero turno di martedì nelle sole imprese del gruppo Fs. Coinvolge sempre il solo gruppo Fs la protesta dell'assemblea nazionale Pdm/Pdb che si è fermato per 18 ore dalle 21 di lunedì.
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Il rinnovo contrattuale
Intanto, nei giorni scorsi i ferrovieri hanno approvato - con un referendum che ha visto un 68% di consenso - l'accordo per il rinnovo contrattuale firmato dai cinque principali sindacati. L'ok sblocca ora la prima tranche di aumento e consente il pagamento ad agosto dell'una tantum di 1.000 euro per la vacanza contrattuale. "L'esito del referendum consultivo sul rinnovo del contratto nazionale delle attività ferroviarie - hanno spiegato in un comunicato congiunto Filt-Cgil, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast-Confsal e Orsa Ferrovie - sancisce la piena legittimazione del percorso contrattuale, sul quale l'ultima parola è stata restituita alle lavoratrici e ai lavoratori". L'intesa per il contratto, raggiunta lo scorso 22 maggio, riguarda circa 90mila lavoratori. Dal punto di vista retributivo prevede un aumento medio di 230 euro mensili in tre tranche fino a giugno 2026. Contestualmente è stato rinnovato anche il contratto aziendale del gruppo Fs, con misure che potenziano il welfare, la previdenza e la sanità. È stato sottoscritto un accordo specifico per il recupero del premio di risultato relativo al 2024, stabilito in 950 euro e fissati anche gli importi per i premi dei due anni successivi pari a 1.100 euro per il 2025 con erogazione nel 2026 e 1.200 euro per il 2026 con erogazione nel 2027. Sono poi state rivalutate alcune indennità.