Secondo i dati forniti dall'Osservatorio sul mercato del lavoro dell'Inps, a marzo si è registrato un incremento di 300mila posti di lavoro nel settore privato e una crescita dei contratti a tempo indeterminato (+322mila). In calo, invece, le altre tipologie di contratto (-22mila), per esempio quelli stagionali e a tempo determinato
Più posti di lavoro e più contratti a tempo indeterminato. È questa la fotografia italiana fornita dall'Osservatorio sul mercato del lavoro dell'Inps, secondo cui a marzo si è registrato un incremento di 300mila posti di lavoro nel settore privato e una crescita dei contratti a tempo indeterminato (+322mila). In calo, invece, le altre tipologie di contratto (-22mila), per esempio quelli stagionali e a tempo determinato. Il dato, calcolato come somma delle differenze tra i flussi di assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi, rappresenta la variazione tendenziale su base annua delle posizioni di lavoro.
I dati Inps
Complessivamente le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nel primo trimestre del 2025 sono state 1.845.000, in flessione rispetto allo stesso periodo del 2024 (-6,5%). Una tendenza che ha riguardato tutte le tipologie di contratto. Le trasformazioni da tempo determinato nel corso del primo trimestre del 2025 sono risultate 213mila: in aumento rispetto allo stesso periodo del 2024 (+7%). Risulta ancora più accentuato l'incremento delle conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo (+10%), passate da 28mila nel primo trimestre 2024 a 31mila nel primo trimestre 2025.
Calano le cessazioni di lavoro
Le cessazioni nei primi tre mesi del 2025 sono state 1.495.000, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (-4,2%). Fanno eccezioni i contratti di lavoro intermittente e stagionali, le cui cessazioni sono aumentate rispettivamente del +5% e +2%.
Nel primo trimestre 2025 le attivazioni di rapporti di lavoro incentivati – che comprendono sia nuove assunzioni che variazioni contrattuali – hanno registrato un calo pari al -16% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Tale diminuzione coinvolge anche le attivazioni con esonero contributivo giovani (-24%) e con incentivo donne (-16%).
Leggi anche
Concorsi pubblici, tutti i bandi in scadenza a luglio 2025
In aumento i contratti a tempo indeterminato
Per quanto riguarda i rapporti di somministrazione, durante i primi tre mesi del 2025, le assunzioni a tempo indeterminato sono aumentate del +5% rispetto al corrispondente periodo del 2024. Mentre diminuiscono quelle a termine del -3%. Per le cessazioni, invece, si rileva una flessione per entrambe le tipologie: -5%, per quelle a termine e -3% per i contratti a tempo indeterminato.
Il saldo annuale è risultato positivo a marzo 2025 (+5.000). La consistenza dei lavoratori impiegati con contratti di prestazione occasionale a marzo 2025 si attesta intorno alle 19mila unità, in aumento del +2,3% rispetto allo stesso mese del 2024. L'importo medio mensile lordo della remunerazione effettiva risulta pari a 244 euro. Per quanto riguarda infine i lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia, a marzo 2025 risultano circa 13mila: stabili (+0,5%) rispetto a marzo 2024. L'importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 184 euro.
Calderone: “Piùà posti di lavoro e più stabili”
"Più posti di lavoro, più stabili, meno contratti a tempo determinato: l'Osservatorio sul mercato del lavoro dell'Inps conferma il trend positivo dell’occupazione in Italia", ha commentato in una nota la ministra del Lavoro, Marina Calderone. "Per i contratti a tempo indeterminato la variazione tendenziale annua è pari a 322 mila rapporti di lavoro in più. Per le altre tipologie contrattuali la variazione è stata negativa, con 22 mila rapporti di lavoro in meno. E poi 213.000 trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato nel primo trimestre del 2025", sottolinea la ministra.
"Le nostre politiche hanno seguito un doppio binario: non mettere in competizione il lavoro con il sussidio e incentivare i contratti a tempo indeterminato. I numeri ci stanno dando ragione da due anni e mezzo a questa parte. Adesso il nostro obiettivo deve essere quello di portare nel mondo del lavoro sempre più giovani e più donne, soprattutto al Sud", ha concluso Calderone.