L'uomo, accusato di stalking dalla ex compagna Sophie Codegoni, è sottoposto anche ad altre misure cautelari come il divieto di avvicinamento e di comunicazioni con lei e la figlia
È ancora senza braccialetto elettronico il dj Alessandro Basciano, accusato di stalking nei confronti della ex compagna Sophie Codegoni e sottoposto a un divieto di avvicinamento. La misura è diventata definitiva lo scorso 30 aprile, quando la Corte di Cassazione, alla quale il 35enne si era appellato, ha confermato quanto stabilito dal Tribunale del Riesame. L'indisponibilità di dispositivi, però, ha reso impossibile l'attivazione per lui, che, tra le misure cautelari, ha anche il divieto di avvicinamento a Codegoni e alla figlia, oltre al divieto di intrattenere comunicazioni con loro.
Responsabile di un “perdurante stato di ansia e paura”
Basciano avrebbe dovuto indossarlo una volta rientrato in Italia dopo un periodo trascorso negli Stati Uniti, poiché, secondo il Tribunale del Riesame, si sarebbe resto responsabile di “condotte idonee a generare” nella ex compagna un “perdurante stato di ansia e paura”, tale da condizionare le sue abitudini di vita. L’uomo era stato arrestato lo scorso novembre su richiesta dei pm Letizia Mannella e Antonio Pansa, ma era stato scarcerato 48 ore dopo, così la Procura aveva chiesto per lui i domiciliari. Alla fine erano state confermate, come misure cautelari, il divieto di avvicinamento a meno di 500 metri, il divieto di comunicazione nei confronti di Codegoni e della figlia, e il braccialetto elettronico per monitorarne la prossimità.
