È stato determinante, al momento dell’identificazione, il tatuaggio che la 29enne aveva sul piede. Sua figlia, rinvenuta vicino a una siepe poco lontano dal corpo della madre nel parco romano, si chiamava Andromeda
È stata identificata Anastasia Trofimova, la donna di 29 anni trovata morta lo scorso 7 giugno a villa Pamphilj a Roma insieme a sua figlia, Andromeda Ford, di circa un anno. Lo ha fatto sapere la Procura di Roma in una nota, specificando che l’identificazione è stata possibile grazie alla collaborazione con l’Fbi e le autorità maltesi. La donna, infatti, originaria di Omsk in Russia, “risulta entrata a Malta nel settembre 2023 utilizzando un passaporto con il nominativo di Anastasia Trofimova – dice la Procura – Presso l’ambasciata statunitense a Malta era stata avviata la pratica di registrazione della bambina, nata a Malta il 24 giugno 2024. La comparazione delle impronte della vittima con quelle riportate sul passaporto consentirà di acquisire definitiva certezza in merito all’identificazione”.
Le indagini
L'indagine della Procura di Roma resta rubricata come omicidio volontario aggravato, accusa contestata a Francis Kaufmann (che utilizzava il nome di Rexal Ford) l'uomo fermato il 13 giugno scorso sull'isola di Skiathos, in Grecia, dove era arrivato in aereo dopo aver pagato il biglietto con una delle tre carte di credito che aveva con sé. L’identità del corpo della donna e di quello della piccola è stata scoperta dopo diversi giorni di ricerche. Il cadavere di Trofimova era già in stato avanzato di decomposizione quando è stato individuato nel parco, per questo, al momento, è stato impossibile accertare le cause della morte. Andromeda Ford, invece, sarebbe stata strangolata dal padre la sera del 6 giugno e lasciata vicino a una siepe.
Chi era
La madre della ragazza, che deve essere ascoltata dagli inquirenti, è stata individuata grazie a un testimone che ha contattato la trasmissione “Chi l’ha visto?”. È stato determinante, al momento dell’identificazione, il tatuaggio che la ragazza aveva sul piede. “Lei è mia figlia”, avrebbe affermato senza esitazioni. Kaufmann le sarebbe stato “presentato” in una videochiamata del 27 maggio. Lui avrebbe rassicurato la donna circa l’intenzione di voler mettere su famiglia. Il 2 giugno, però, sarebbe arrivata alla madre un’email di Trofimova in cui la ragazza ammette che con l’uomo aveva dei problemi, anche se stavano cercando di trovare una soluzione. Sarebbe stata un'amica della madre, secondo quanto ha ricostruito 'Chi l'ha visto', insospettita dal silenzio della ragazza, a cercare in rete il nome dell'uomo e a trovare l'appello sui social della trasmissione legato ai corpi rinvenuti a Roma. A quel punto ha chiamato. Ora l'attenzione si concentra su Kaufmann (detenuto nel carcere di Larissa), che utilizzava anche un alias italiano, Matteo Capozzi, nome con cui aveva acquistato una Sim telefonica dopo il suo arrivo a Roma, forse mostrando un ulteriore documento falso.
L’incontro
Il presunto killer si sarebbe spacciato per regista e produttore mentre soggiornava a Malta, dove si sarebbe trasferito nel 2021, due anni prima di conoscere la ragazza. Trofimova partorisce la piccola Andromeda il 14 giugno 2024, ma dopo alcuni mesi l’uomo decide di andare via e di raggiungere la Sicilia a bordo di un catamarano. All’attenzione degli inquirenti, ora, ci sarebbero gli spostamenti dei tre. Dove hanno soggiornato, se sono stati ospitati da qualcuno. Lo stile di vita che avrebbero condotto non era da persone indigenti, come era stato inizialmente ipotizzato. Il conto in banca del californiano era rimpinguato dai soldi dei genitori di lui. Durante il suo soggiorno in Italia, però, l’uomo sarebbe stato più volte controllato dalle forze dell’ordine. L’ultima volta sarebbe stato fermato con la bimba in braccio e avrebbe mostrato il passaporto. Per questo motivo, il questore di Roma, Roberto Massucci, d'intesa con il capo della polizia Vittorio Pisani, ha disposto una "puntuale ricostruzione" di tutti gli episodi per verificare eventuali falle nei controlli su di lui.