Prevista per oggi l’autopsia sui corpi dei due coniugi. La donna sarebbe stata colpita da due dei sette colpi esplosi dalla pistola semiautomatica calibro 22 legalmente detenuta dal marito: sei colpi sarebbero stati sparati contro di lei, l’ultimo invece Rubens Bertocchi l’ha rivolto verso se stesso. Poco prima, l’uomo aveva mandato un messaggio a un conoscente lasciando intendere quanto accaduto
Proseguono le indagini per il femminicidio-suicidio avvenuto il 5 giugno a Cene, in val Seriana. Elena Belloli, 52 anni, è stata uccisa dal marito Rubens Bertocchi, di due anni più grande, mentre si trovava in soggiorno. È stata colpita con almeno due dei sette proiettili esplosi da una pistola semiautomatica calibro 22: probabilmente sei dei quali contro la donna e l’ultimo, poco dopo, contro sé stesso. Sette sono infatti i bossoli ritrovati dai carabinieri di Clusone nell'abitazione di via Fanti dove la coppia viveva con i due figli di 11 e 20 anni che fortunatamente al momento della tragedia non erano in casa. A chiarire però come è morta Elena Belloli sarà l’autopsia, fissata per questa mattina, sui corpi di entrambi i coniugi: da un accertamento esterno, la donna aveva almeno due ferite al petto, l’uomo una sola sempre al petto. L'esame sarà eseguito all'obitorio dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove le salme sono state portate dopo i rilievi dei carabinieri
Il messaggio all’amico prima del suicidio
Rubens Bertocchi, 54 anni, era un ex commerciante di generi alimentari e adesso lavorava come portinaio di un palazzo a Bergamo. L’arma del delitto, una pistola calibro 22 per uso sportivo, era regolarmente detenuta: con questa ha prima ucciso la moglie e poi, dopo aver inviato un messaggio ad un amico in cui lasciava intendere quanto accaduto, si è tolto la vita. "L'ho uccisa e ora mi sparo": questo il senso del testo mandato al conoscente della coppia, conosciuto per via delle frequentazioni a scuola e al catechismo dei rispettivi figli. Nel messaggio Bertocchi avrebbe fatto riferimenti alla scoperta di un rapporto extraconiugale della moglie, anche se al momento gli inquirenti non avrebbero trovato conferma a questo aspetto e non è escluso che si sia trattato di una convinzione sbagliata del marito.

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La telefonata del figlio
A dare l’allarme è stato il figlio più grande della coppia. Il ragazzo, appena 20enne, rientrando a casa intorno alle 16,30 non riesce ad aprire la porta e inizia a preoccuparsi. Anche le finestre sono chiuse e per questo chiede l’intervento dei vigili del fuoco. Come racconta il Corriere della Sera, il giovane mentre usciva di casa intorno alle 13 aveva incrociato il padre invece stava rientrando. Poi, intorno alle 15, una telefonata alla madre: l’ultima conversazione prima che il padre la uccidesse.

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Funerali congiunti
Mercoledì 11 giugno, alle ore 15 nella chiesa parrocchiale di Cene, saranno celebrati i funerali congiunti della coppia. Lo ha reso noto il parroco del paese, don Primo Moioli. "Ringrazio le famiglie che con questa scelta hanno dato il più grande segno di fede”, ha detto. “Quel funerale è amore: nonostante le fatiche e il dolore che abbiamo nel cuore, celebreremo l'amore. Che Dio gliene renda merito". È una comunità smarrita e attonita quella di Cene, ma, come è stato più volte ricordato nella Messa pregando in particolare per i due figli, "questo è il tempo del silenzio e della preghiera". E il parroco ha chiesto "allo Spirito Santo, nella solennità della Pentecoste, di illuminare e scaldare con il suo soffio queste ore tragiche".