Garlasco, Ris nella villetta dei Poggi con droni e scanner per ricostruzione 3D

Cronaca

L'obiettivo dell'approfondimento di indagine è riprodurre in tre dimensioni la casa e ricostruire le traiettorie delle tracce di sangue. Non si tratta di un sopralluogo a sorpresa, ma di un'attività pianificata da tempo

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Nuovo sviluppo delle indagini su Garlasco. Gli uomini del Ris dei carabinieri sono da poco entrati nella villetta di Via Pascoli a Garlasco dove venne ritrovato il corpo di Chiara Poggi con laser, scanner e droni. Obiettivo dell'approfondimento di indagine è riprodurre in 3D la casa e ricostruire le traiettorie delle tracce di sangue. Secondo quanto si è appreso dagli inquirenti, l'attività dei Ris dei carabinieri nella villetta di Garlasco non sarebbe un sopralluogo a sorpresa, ma un'attività pianificata, tanto che il sopralluogo sarebbe stato notificato alla parti già da tempo. Al decreto di ispezione stanno provvedendo i carabinieri del nucleo investigativo di Milano, delegati alle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Pavia sul nuovo filone di indagine sull'omicidio di Chiara Poggi che vede come unico indagato, al momento, Andrea Sempio. 

Ris al lavoro su posizionamento di tutte le tracce 

Le nuove attività dei carabinieri del Ris si concentrano attraverso l'uso di rilevazioni fotografiche e in 3D, sul "posizionamento" esatto delle tracce ematiche e delle impronte, repertate all'epoca sulla scena del delitto. I nuovi accertamenti puntano quindi a ricostruire, attraverso le immagini realizzate oggi, il posizionamento esatto di tutte le tracce sui luoghi della scena del crimine, oltre ad una documentazione specifica proprio su quei luoghi con le misurazioni. La collocazione esatta di tracce ematiche e impronte servirà agli inquirenti e investigatori per rileggere la scena e la dinamica del crimine, anche nell'ipotesi che l'omicidio potrebbe essere stato commesso da Sempio con il concorso di altre persone, come ipotizzato nella stessa accusa a suo carico. Verrà così accertato anche il posizionamento esatto di quell'impronta del palmo di una mano, l'ormai nota "papillare 33", che, secondo l'analisi di inquirenti e investigatori, già all'epoca - proprio per via di tutti gli esami che vennero fatti alla ricerca di tracce di sangue - era ritenuta l'impronta del killer. E che da una recente consulenza dattiloscopica, disposta dai pm, è stata attribuita a Sempio.

L'impronta sulla parete

L'ipotesi dei pm è che l'amico del fratello di Chiara potrebbe aver appoggiato la mano sulla parete destra delle scale che portano alla cantina, in fondo alle quali venne trovato il corpo di Chiara. E che Sempio, secondo gli investigatori, non avrebbe sceso i gradini, ma avrebbe lasciato l'impronta dalla parte alta delle scale, al massimo dal primo gradino dall'alto. Collocazione e distanze nelle nuove analisi potranno fornire elementi su questo aspetto.

Altro scenario alternativo nella nuova inchiesta è che il killer non si sarebbe lavato le mani in bagno (come riportato, invece, nella sentenza di condanna definitiva a carico di Stasi). Rilevanti in questo quadro anche le analisi sull'impronta 10, trovata sulla parte interna della porta d'ingresso della villetta. Si ritiene potrebbe essere stata lasciata dalla "mano sporca"  dell'assassino prima di fuggire. La consulenza dattiloscopica dei pm, però, ha escluso che quella traccia sia di Sempio. E' stata comparata anche con le impronte di Stasi, e con quelle di Stefania Cappa e degli amici di Marco Poggi, Alessandro  Biasibetti, Roberto Freddi e Mattia Capra. Per tutti l'esito è "negativo". 

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Il legale dei Poggi: "Attività presentata come ispezione dei luoghi"

"C'era stato comunicato questo accertamento, ci è stato presentato come una ispezione dei luoghi e noi non abbiamo titolo a partecipare, essendo un'attività della Procura", ha spiegato l'avvocato Francesco Compagna, uno dei legali della famiglia Poggi. Il legale ha chiarito che, da quanto si può capire, "i carabinieri effettueranno misurazioni, rilevazioni per ricostruire la scena del crimine, comprese le traiettorie delle tracce di sangue". È difficile infatti, essendo passati 18 anni, che si tratti di una ricerca di oggetti o materiale biologico dell'epoca. Nel provvedimento di 'ispezione dei luoghi' visionato dall'Agi con cui ha disposto gli accertamenti del Ris, la Procura di Pavia scrive che bisogna "accertare le tracce e gli effetti materiali del reato" e, per questa ragione, occorre "procedere a ispezione" della villetta "effettuando misurazioni con l'utilizzo di apposita strumentazione tecnica". Inoltre, vengono svolti "rilievi fotografici dei luoghi".

"Accertamenti già fatti nel processo a Stasi"

"Al momento non sappiamo quale sia lo scopo di queste ulteriori verifiche che sembrerebbero sovrapporsi agli accertamenti già compiuti in sede peritale nel contraddittorio tra le parti nel procedimento a carico di Alberto Stasi", hanno aggiunto i legali della famiglia Poggi.  "Anche questa mattina, come sempre in passato, i genitori di Chiara hanno aperto le porte della loro casa agli inquirenti, come era stato loro richiesto per le vie brevi. Ancora una volta sono rimasti amaramente sorpresi nel riscontrare che il relativo decreto di ispezione era stato reso immediatamente disponibile alla stampa e non a loro, quali persone offese dal reato, in un contesto nel quale la Procura di Pavia si era formalmente impegnata a garantire la riservatezza della verifica investigativa".

La legale di Sempio: "Coniugi Poggi tranquilli e disponibili"

I coniugi Poggi "erano tranquilli e disponibili", ha precisato l'avvocata Angela Taccia, legale di Andrea Sempio, lasciando l'abitazione della famiglia Poggi dopo il sopralluogo dei carabinieri. "Alle attività abbiamo assistito tutti insieme laddove si poteva assistere", ha aggiunto.

La legale di Sempio: "Misurata al millimetro la posizione di tutte le tracce"

Il sopralluogo "è stato finalizzato solo a triangolare le tracce relative all'omicidio che sono state rinvenute nel 2007 sui vari muri e sul pavimento", ha ribadito la legale di Sempio. "Un'attività per misurare con precisione al millimetro qualsiasi traccia, impronta e macchia per ricostruire con quelle nuove tecniche digitali con una mappa 3D della scena criminosa", ha rimarcato Taccia.

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