Covid, primo caso variante Nimbus a Genova: cosa dicono i virologi

Cronaca

E'stato individuato a Genova all'ospedale San Martino in un paziente ematologico di 69 anni sottoposto a un tampone naso-faringeo durante una visita ambulatoriale. Lo conferma il coordinatore del laboratorio di Igiene regionale e referente ligure dell'Istituto superiore di sanità Giancarlo Icardi che rassicura: "Non è una variante aggressiva, è più facilmente trasmissibile però non ha nulla da spartire con la virulenza che aveva il virus a inzio pandemia

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Il primo caso della nuova variante Covid Nimbus (NB.1.8.1) in Italia, che è stato registrato a Genova, all'ospedale policlinico San Martino, in un paziente fragile di 69enne con una malattia oncoematologica, non sorprende gli esperti. Per alcuni di loro addirittura era atteso. “I microorganismi circolano rapidamente in questo villaggio globale che è il nostro pianeta. E ormai questa variante ha una prevalenza a livello mondiale intorno al 12%. Ci aspettavamo che prima o poi venisse isolata in Italia. Si tratta di vedere via via che prosegue la sorveglianza se diventerà la subvariante predominante, cioè supererà il 50%, oppure se nella competizione che ha con le altre subvarianti rimarrà rappresentata, ma non in modo maggioritario", spiega all'Adnkronos Salute Giancarlo Icardi, coordinatore del laboratorio di Igiene regionale, che rassicura: "Non c'è alcuna emergenza, non c'è nessun allarme".  

Icardi: era atteso, nessun allarme

La variante Nimbus, prosegue Icardi, "ha una buona trasmissibilità, ma non ha caratteristiche diverse né come virulenza né come contagiosità rispetto alle altre subvarianti che hanno circolato recentemente e che sono tutte parte di quella grande famiglia delle Omicron, tutte 'cugine' tra loro". A confermare che non c'è motivo d'allarme per Nimbus il fatto che al momento "si tratta sì di una variante sotto monitoraggio, ma né l'Organizzazione mondiale della sanità né gli enti preposti a dare indicazioni sulle formulazioni del vaccino oppure sulla resistenza ai farmaci hanno segnalato nulla". 

 

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Rezza: in Nimbus mutazioni limitate

Nella subvariante di Sars-CoV-2 Nimbus (NB.1.8.1) "si osservano mutazioni limitate". Potrebbe causare "probabilmente una piccola ondata, come accade in questi casi". Così all'Adnkronos Salute Giovanni Rezza, docente straordinario di Igiene e Sanità pubblica all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, dopo che a Genova è stato identificato il primo caso di infezione legato alla nuova mutazione.  "Non si tratta di nuove varianti", precisa Rezza. "La famiglia - ricorda - è sempre Omicron. Si tratta di lignaggi che derivano da poche mutazioni o ricombinazioni di sottovarianti quali JN.1. In pratica, una tende a sostituire solo in parte l'altra. Non causano vere e proprie ondate infettive, ma in genere solo piccoli aumenti dei casi, mentre i sintomi restano gli stessi e l'impatto clinico sulle strutture sanitarie limitato". 

Bassetti: a Genova decesso per polmonite devastante da variante LP.8.1

All'ospedale policlinico San Martino di Genova, che ha registrato il primo caso italiano di infezione Covid da variante Nimbus NB.1.8.1, "purtroppo abbiamo avuto un caso di LP.8.1 - una variante di Sars-CoV-2 molto diffusa che ha portato a un decesso una decina di giorni fa". L'infezione ha colpito una paziente giovane, di 66 anni, canadese, "che purtroppo è deceduta per le complicanze di una forma di Covid molto aggressiva che non vedevamo da oltre 2 anno. Un paziente apparentemente immunocompetente, senza particolari problemi di salute, che è arrivato con una forma devastante di polmonite da Covid ed è deceduto dopo un paio di settimane di terapia intensiva". Lo segnala all'Adnkronos Salute l'infettivologo Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive al San Martino.

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Pregliasco: “Preoccupa onda risalita, su vaccini campagna diffamatoria”

"E' un destino: Covid rimarrà con noi con il suo classico andamento ciclico che potrebbe ancora dare - perché ancora li dà, giorno per giorno - effetti veramente molto pesanti nelle persone fragili". Il virologo Fabrizio Pregliasco si dice preoccupato "da quella che potrà essere la situazione anche in Italia nel momento in cui l'onda di salita dovesse essere importante considerando che le vaccinazioni in genere e soprattutto quella anti-Covid non hanno avuto grandi adesioni. Questo è sicuramente un errore ed è un effetto della campagna diffamatoria sui vaccini che ancora continua in tante parti del mondo". 

Pistello: prossime settimane decisive per capire l’impatto

“L'unica preoccupazione, per la quale dobbiamo prestare attenzione, è che questa variante si affaccia nel nostro Paese proprio nel periodo in cui, negli anni precedenti, l'incidenza dei contagi Sars-CoV-2 aumenta. Dovremo quindi vedere cosa ci aspetta nelle prossime settimane". Così all'Adnkronos Salute Mauro Pistello, direttore dell'Unità di Virologia dell'azienda ospedaliera universitaria di Pisa.  Visto l'andamento epidemiologico negli altri Paesi, la notizia del primo caso di Nimbus nella Penisola appare anzi tardiva - osserva il virologo - "complice anche il fatto che l'incidenza dell'infezione è bassa e che il sequenziamento delle varianti avviene ora periodicamente e non è continuo come nei primi mesi della pandemia".  Pistello aggiunge  che " l'attecchimento della variante NB.1.8.1 nella nostra nazione dipenderà dai livelli di protezione immunologica della popolazione e dalla diversità immunologica della variante stessa rispetto alle precedenti, che a giudicare dall'espansione di Nimbus "negli altri Paesi sembra significativa". 

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