Catania, prof universitario assolto da accuse molestie: "Ha toccato seni senza pressione"

Cronaca

La decisione è stata presa dalla quarta sezione del tribunale di Catania, collegio composto da due donne e un uomo. La Procura ha già annunciato che ricorrerà contro l'assoluzione

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Fanno discutere le motivazioni della sentenza di primo grado, pronunciata il 25 febbraio scorso e ora depositate, con cui è stata chiesta l’assoluzione di Santo Torrisi, un professore di Medicina dell'Università di Catania, accusato di violenze sessuali e molestie verbali. "Ha appoggiato i palmi al seno, non c'è stata una pressione particolare delle mani", recita il dispositivo adottato dalla quarta sezione del tribunale di Catania, collegio composto da due donne e un uomo. La Procura ha già annunciato che ricorrerà contro l'assoluzione. 

La sentenza

Scorrendo le pagine della sentenza sono molti i punti che lasciano perplessi, se non sgomenti. Il 67enne oggi in pensione è stato denunciato da sette studentesse, per fatti avvenuti tra il 2010 e il 2014 all'ospedale Vittorio Emanuele Ferrarotto, in quel periodo sede distaccata dell'Università etnea. La prima udienza del processo nei confronti del docente è stata nove anni fa, il 17 giugno 2016. I giudici convengono sul comportamento censurabile dell'insegnante, ma ritengono che i fatti elencati dalle vittime non sono sufficienti per un giudizio di condanna. Nelle motivazioni si legge che "è certamente emersa la prova di un comportamento predatorio. Ossessivo nei confronti delle studentesse che il professore sceglieva come oggetto dei suoi desideri sessuali, ma il tribunale deve distinguere caso per caso se i comportamenti sono sussumibili del reato contestato". Una delle ragazze, piegata per raccogliere il libretto degli esami dal pavimento, ha raccontato che il professore si è avvicinato molestandola fisicamente ma l'episodio non è stato ritenuto credibile perché in quel momento l'aula era piena di gente. Un'altra ha riferito che mentre si trovava nella stanza di Torrisi, "lui mi si è buttato addosso". Ma i giudici affermano che "non si comprende cosa significhi buttarsi addosso e se ciò abbia coinvolto la sfera sessuale della persona offesa". E ancora: "Se non c'è dissenso, non c'è violenza". Il giorno del compleanno di una delle ragazze che accusano il docente, il professore l'avrebbe molestata fisicamente. Ma secondo i giudici "voleva fermarla per farle gli auguri. Appare poco verosimile che, volendole palpare una zona erogena, il docente non abbia fatto alcuna allusione sessuale" né abbia "utilizzato le dita per palpare".  Tra le accuse anche insulti pesanti rivolti alle studentesse. 

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