Il fatto risale all’8 marzo del 2019, quando due studenti universitari consumarono un rapporto, secondo la ragazza, non consensuale. Il tribunale ha deciso di assolvere l’uomo che non avrebbe percepito il dissenso della partner, la quale non ha chiesto aiuto agli amici che si trovavano in casa con loro
Un 25enne studente di ingegneria è stato assolto dal tribunale dell’Aquila dall’accusa di stupro perché, secondo quanto ricostruito dalla tesi difensiva, non avrebbe percepito il mancato consenso della giovane, anch’essa studentessa universitaria 25enne, che non ha chiesto aiuto agli amici presenti in casa mentre i due consumavano il rapporto.
I fatti
Come riporta il Messaggero, è la sera dell’8 marzo 2019 quando i due, al termine di una cena con amici, si appartano in una delle stanze dell’appartamento. Da lì inizia un rapporto sessuale che ha costretto successivamente la giovane a recarsi al pronto soccorso dell’ospedale dell’Aquila, con vari traumi contusivi alle costole, allo sterno, al viso, dolori addominali ed ecchimosi su varie parti del corpo. Per questo è scattata la denuncia, e il processo cominciato ormai due anni fa. Secondo l’accusa il rapporto non sarebbe stato consensuale, con l’uomo che avrebbe anche morso la ragazza, costringendola a far ricorso alle cure dei sanitari. Diversa però la ricostruzizone della difesa dell’imputato, che sostiene come la donna in più circostanze avrebbe potuto chiedere aiuto alle altre persone presenti in casa, lasciando quindi intendere la sua volontà di continuare il rapporto. Il pubblico ministero aveva quindi richiesto per il 25enne la condanna a 6 anni di reclusione, mentre il tribunale ha deciso per l’assoluzione con formula dubitativa.