Sono compresi i Comuni di Bacoli, Giugliano, Monte di Procida, la parte occidentale di Napoli, Pozzuoli e Quarto: la zona si estende inoltre in mare, nel Golfo di Pozzuoli
L’area vulcanica dei campi Flegrei, colpita stanotte da una fortissima scossa di terremoto di magnitudo 4.4, è composta da circa 40 centri vulcanici e attiva da 80mila anni. Si trova in Campania e comprende i Comuni di Bacoli, Giugliano, Monte di Procida, la parte occidentale di Napoli, Pozzuoli e Quarto: si estende, inoltre in mare nel Golfo di Pozzuoli.
Terremoto Napoli, cosa succede ai Campi Flegrei? Domande e risposte
Intensa attività vulcanica dall'antichità
Il nome deriva dal greco e significa 'campi in fiamme', a dimostrazione di quanto questa zona sia stata interessata fin dall’antichità da un’intensa attività vulcanica: il poeta Virgilio ne parlava nell’Eneide descrivendo il lago di Averno come l’ingresso per gli inferi. Gli studiosi ipotizzano che i fenomeni sismici possano portare, nel caso più critico, a un’eruzione oppure a un significativo fenomeno di bradisismo (lento movimento della crosta terrestre verso l’alto o il basso) come già accaduto all’inizio degli Anni 80.
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Cosa indicano zona rossa e zona gialla
La mappa indica la zona rossa e la zona gialla, previste dalla pianificazione nazionale di emergenza per il rischio vulcanico per i Campi Flegrei. La zona rossa è l'area per cui l’evacuazione preventiva è, in caso di “allarme”, l’unica misura di salvaguardia per la popolazione. In caso di eruzione, sarebbe infatti esposta al pericolo di invasione di flussi piroclastici che, per le loro elevate temperature e velocità, rappresentano il fenomeno più pericoloso per le persone. Nell'area vivono circa 500mila abitanti. La zona gialla è l’area che, in caso di eruzione, sarebbe esposta alla significativa ricaduta di ceneri vulcaniche. Per quest’area potrebbero essere quindi necessari allontanamenti temporanei della popolazione che risiede in edifici resi vulnerabili o difficilmente accessibili dall’accumulo di ceneri. Nell'area vivono oltre 800mila abitanti.
Cosa sono le aree di attesa e di incontro
Le aree di attesa sono quelle da cui, in caso di dichiarazione di "allarme", partono i pullman della Regione Campania per condurre i cittadini nelle aree di incontro, al di fuori della zona rossa. Sono individuate nei Piani di protezione civile comunali. Le aree di incontro sono le sei aree, al di fuori della zona rossa, da cui partono i cittadini che scelgono il trasporto assistito (via pullman, treno, nave) per raggiungere le Regioni e le Province autonome gemellate con i propri Comuni.
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