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Truffa con il nome di Guido Crosetto, ci sono due indagati a Milano

Cronaca
©IPA/Fotogramma

Stando a quanto riferito dalla Procura milanese, i due indagati sono cittadini stranieri. L'inchiesta, coordinata dal pm Giovanni Tarzia e dal procuratore Marcello Viola e portata avanti dai carabinieri, ha permesso dunque di bloccare i conti olandesi su cui è stata trovato il milione di euro versato ai truffatori da Massimo Moratti, una delle vittime coinvolte

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Iniziano ad entrare nel vivo le indagini legate alla truffa attraverso la quale alcuni malviventi, servendosi a sua insaputa del nome del titolare del Ministero della Difesa, Guido Crosetto, hanno contattato importanti imprenditori italiani per convincerli a versare del denaro in conti esteri. Risultano esserci, infatti, due indagati a Milano. Si tratta di truffatori che, come detto, spacciandosi per Crosetto anche grazie all’utilizzo di un software che ne ha clonato la voce, hanno chiesto cospicue somme di denaro a professionisti e imprenditori per pagare fantomatici riscatti e liberare così inesistenti giornalisti rapiti nell’area del Medio Oriente. Stando a quanto riportato dalla Procura milanese, i due indagati sono cittadini stranieri. L'inchiesta, coordinata dal pm Giovanni Tarzia e dal procuratore Marcello Viola e portata avanti dai carabinieri, ha permesso di bloccare i conti olandesi su cui è stata trovato il milione di euro versato ai truffatori da Massimo Moratti, una delle vittime. Intanto, in attesa degli esiti delle rogatorie, in procura a Milano si continua a lavorare anche sui numeri telefonici usati per mettere a segno i plurimi tentativi di truffa.

I soldi di Massimo Moratti recuperati

Dunque, uno dei truffati, Massimo Moratti, ha potuto recuperare i circa 980mila euro che ha versato la scorsa settimana ai truffatori. "Sono molto contento che i soldi sottratti con l'inganno ad un imprenditore, utilizzando la mia voce falsificata ed il mio nome, siano stati individuati su un conto olandese e bloccati nella loro totale interezza. Ottimo lavoro dei magistrati e delle forze di polizia", ha subito scritto sui social il ministro Crosetto, che ha ricevuto i ringraziamenti di persona al telefono da parte dello stesso ex presidente dell’Inter. "Sono stati tutti molto bravi, a partire dal ministro Crosetto che ci ha messo la faccia e mi ha avvisato subito - ha riferito Moratti all'Ansa -. Poi, il procuratore Viola e i carabinieri sono stati di una professionalità incredibile. La denuncia immediata ha facilitato la soluzione anche se non era semplicissimo". Nelle scorse ore è arrivata a Milano anche la denuncia di Crosetto per "sostituzione di persona", da lui già preannunciata in precedenza. In tutto sono salite a sette le querele agli atti dell'inchiesta del pm Giovanni Tarzia. Ci sono quelle per i tentativi di raggiro, tutti con lo stesso schema, depositate da Luxottica-famiglia Del Vecchio, dalle famiglie Beretta e Aleotti e da Esselunga-famiglia Caprotti, oltre a quella di Moratti per la truffa. Prevista anche quella di Marco Tronchetti Provera che allo stesso avrebbe ricevuto una telefonata dal finto Crosetto, ma senza pagare. A queste, inoltre, potrebbero aggiungersi anche altri esposti, sempre per truffe tentate, degli imprenditori i cui nomi sono emersi nei giorni, come Diego Della Valle, Patrizio Bertelli, marito di Miuccia Prada, la famiglia Caltagirone e Giorgio Armani.

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