Calenzano, al via da gennaio le audizioni in Commissione d'inchiesta

Cronaca

Per il presidente Tino Magni "il compito" della Commissione "non è interferire su quello che farà la magistratura, ma capire e fare in modo che si prevengano questi fatti, perché oggettivamente non se ne può più"

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Da gennaio la Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, inizierà audizioni sull'esplosione del 9 dicembre al deposito Eni di Calenzano. Lo ha affermato Tino Magni, senatore di Avs e presidente della Commissione, parlando coi giornalisti al termine della visita al deposito Eni stamani. "A gennaio" - ha detto - "inizieremo a fare le audizioni. In questi giorni siamo impegnati tutti al Senato, sulla manovra finanziaria. Si parte dalle parti sociali, che vuol dire Eni, e dai rappresentanti dei lavoratori".

"Non è compito della Commissione interferire con la magistratura"

Per Magni "il compito" della Commissione "non è di interferire su quello che farà la magistratura, sarà quello di audire tutti i soggetti che qui hanno degli interessi, quindi dall'impresa ai sindacati, i lavoratori, i vigili del fuoco. Il nostro compito è capire e fare in modo che si prevengano questi fatti, perché oggettivamente non se ne può più: bisogna mettere al centro la persona umana". Ai cronisti che gli chiedevano del dibattito su una possibile, diversa ubicazione futura del deposito, il senatore ha risposto dicendo che "facciamo l'audizione" e "ascolteremo ovviamente i suggerimenti. Ho letto anch'io che in passato è stato dichiarato un posto a rischio, però finora non è stato fatto nulla. Non è che noi abbiamo una possibilità di imporre: abbiamo la possibilità di fare un'inchiesta e poi alla fine faremo una relazione, ovviamente, sulle cose che riterremo opportuno fare".

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