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Alessandro Basciano, Sophie Codegoni conferma accuse in procura: le chat in 3000 pagine

Cronaca

La 23enne influencer, volto noto della televisione e dei social, ha trascorso oltre cinque ore davanti ai pm Antonio Pansa e Letizia Mannella, ripercorrendo i dettagli delle accuse di stalking e violenza contro l’ex compagno, Alessandro Basciano, che resta indagato

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Sophie Codegoni, nelle cinque ore di faccia a faccia avvenuto ieri coi pm Antonio Pansa e Letizia Mannella al Palazzo di Giustizia di Milano, ha confermato tutto il quadro inquietante di insulti gravi, minacce anche di morte e atteggiamenti persecutori che per quasi un anno e mezzo le avrebbe fatto subire l'ex compagno Alessandro Basciano. La 23enne influencer, volto noto della televisione e dei social, ha portato tremila pagine di chat che, secondo la difesa, dimostrano stalking e prevaricazioni del dj 35enne. Nessuna parola per i giornalisti all’uscita, ma un sorriso rivolto al suo avvocato, Jessica Bertolina, che la attendeva nel corridoio d’angolo della procura.

Codegoni ritenuta credibile dai pm

L'inchiesta, con al centro l'ex coppia nata sugli schermi tv al Grande fratello vip nel 2022, andrà avanti in modo serrato anche nei prossimi giorni per verificare, acquisendo tutte le chat e altre testimonianze, quale fosse il rapporto tra i due. E ciò dopo che Basciano è uscito da San Vittore, dove era entrato solo meno di 48 ore prima, il 21 novembre. La gip Anna Magelli, infatti, aveva revocato l'ordinanza cautelare per mancanza di gravi indizi sul presunto stalking, dopo l'interrogatorio, i messaggi e i documenti depositati dalla difesa, col legale Leonardo D'Erasmo. Ieri il primo passo delle nuove indagini con l'audizione, davanti ai pm e ai carabinieri del Nucleo investigativo, della modella e influencer di 23 anni. Codegoni, ritenuta credibile dagli inquirenti, ha parlato della sua "paura" e dei suoi "timori" per quei continui comportamenti vessatori e violenti di Basciano, non negando i tanti riavvicinamenti e i regali ricevuti anche di recente, compresa una borsa da 10mila euro.

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La querela nei confronti di Basciano mai ritirata

La ragazza sarà ascoltata ancora nei prossimi giorni e, attraverso i suoi legali, tra cui l'avvocata Bertolina, produrrà tutte le chat dei dialoghi con l'ex, che saranno acquisite e analizzate. Alcune minacce le avrebbe ricevute a voce al telefono, altre via whatsapp e alcune sono già nelle carte dell'inchiesta, mentre Basciano (che sarà interrogato dai pm) ha depositato screenshot anche del 12 e 13 novembre scorso, un giorno prima della nuova denuncia di Codegoni. Chat dalle quali, secondo la giudice, emergeva "un rapporto sereno e certamente non connotato da costante paura". Nel fascicolo della Procura, comunque, non figura alcun ritiro della prima querela del 9 dicembre 2023, ma una scrittura privata che fa riferimento ad accordi in ambito civilistico e nella quale la modella si impegnava alla remissione della denuncia in sede penale. Cosa evidentemente non avvenuta.

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Ricosturiti gli episodi di stalking e aggressione verbale

Così restano quei messaggi già agli atti. E il lungo elenco di episodi ribaditi e approfonditi ieri dalla influencer e riportati nel capo di imputazione: si va dalla prima presunta aggressione del 26 luglio 2023 nell'isola greca di Mykonos fino all'ultima della notte tra il 13 e il 14 novembre a Milano, quando Basciano avrebbe prima preso a pugni un amico della 23enne e sfondato il parabrezza della sua auto e poi avrebbe chiamato l'ex compagna per dirle che sarebbe arrivato a casa sua per "ucciderla". Vicenda quest'ultima, invece, molto ridimensionata da Basciano davanti alla gip. Tra l'altro, per Codegoni la "progressione" delle violenze verbali e fisiche, anche in eventi pubblici come alla 'Fashion week', sarebbe esplosa soprattutto dopo lo scorso marzo.

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Un rapporto tossico e pericoloso

Dalla tensione ai maltrattamenti, il rapporto tra Codegoni e Basciano avrebbe seguito il tipico schema della violenza di genere: esplosioni di aggressività seguite da pentimenti e promesse di cambiamento. Sophie ha ammesso di essere rimasta intrappolata in questo circolo vizioso, tornandogli vicina più volte anche dopo aver sporto denuncia. "Ho creduto alle sue promesse di cambiare," ha raccontato ai magistrati. A febbraio 2024, in uno di questi momenti di tregua apparente, Sophie aveva persino firmato un accordo per non chiedere l’affidamento esclusivo della loro bambina di un anno e mezzo, impegnandosi a ritirare la querela. Ma non lo ha mai fatto, perché poco dopo le minacce sono riprese. Solo un mese fa, l'ennesima intimidazione. L'episodio che, come detto, l'ha portata a sporgere una nuova denuncia il 14 novembre.

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La strategia difensiva di Basciano

Dal canto suo, Basciano ha prodotto messaggi in cui Sophie ammetterebbe "colpe e responsabilità reciproche" e ha sottolineato episodi come l'accettazione di regali di lusso, tra cui una borsa Chanel da 10 mila euro. "Ora la lancerei dalla finestra", ha detto la 23enne ai pm, ai quali spetterà fare chiarezza su tutto. "È ancora impacchettata," avrebbe detto Sophie ai pm. Le indagini non si fermano qui. I magistrati intendono approfondire il ruolo di figure oscure coinvolte nella vicenda prima di sentire nuovamente Sophie e, infine, lo stesso Basciano, che resta indagato senza misure cautelari.

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