Torino, scontri a corteo studenti. Meloni: "Certa politica non giustifichi le violenze"
Una quindicina di agenti al Pronto Soccorso per lo scoppio di un ordigno artigianale. I giovani hanno protestato contro il governo Meloni e contro il genocidio del popolo palestinese. Lanciate uova. Bruciato un fantoccio raffigurante il ministro dell'Istruzione Valditara. La manifestazione si è conclusa poco dopo le 13.15. Meloni: "Certa politica smetta di giustificare violenze". Crosetto: i violenti squadristi in piazza devono pagare
- Tensioni durante il corteo a Torino degli studenti scesi in piazza contro le politiche del governo. Ci sono stati scontri tra i ragazzi e il cordone di sicurezza delle forze dell'ordine davanti alla Prefettura, in piazza Castello. Alcuni manifestanti sono stati respinti mentre tentavano di raggiungere il portone dell'edificio. Il corteo si è poi spostato prima davanti al rettorato, e poi davanti alla sede Rai dove gli studenti hanno colpito con aste di bandiere i mezzi della polizia
- I giovani hanno protestato contro il governo Meloni e contro il genocidio del popolo palestinese. Gli studenti hanno bruciato un fantoccio raffigurante il ministro dell'Istruzione Valditara all’angolo tra corso Vittorio Emanuele e corso Galileo Ferraris e, poi, hanno sfondato il cordone di polizia in via XX settembre
- Una quindicina di poliziotti dei reparti mobili di Torino hanno fatto ricorso alle cure del Pronto soccorso perché, a quanto si apprende, coinvolti nello scoppio di un ordigno artigianale, che ha dato delle esalazioni urticanti. L'ordigno è stato lanciato in mezzo alle forze dell'ordine davanti alla Prefettura, in piazza Castello
- Ci sono stati anche lanci di uova contro il cordone di poliziotti schierato davanti alla sede di Intesa Sanpaolo e alle Gallerie d'Italia. Uova sono state lanciate anche contro alcune vetrine dei negozi di via Roma. Davanti alle Gallerie d'Italia sono stati scaricati anche diversi libri: "Leggeteli", ha urlato un giovane. In precedenza erano stati imbrattati bus e alcuni monumenti, tra questi quello dedicato a Vittorio Emanuele II, con scritte come "Free Palestine"
- Un furgone dei reparti mobili della polizia è stato danneggiato, davanti alla sede Rai di via Verdi. Sono stati strappati via i fari e i parafanghi. I manifestanti hanno poi raggiunto la Mole Antonelliana, simbolo della città e sede del Museo del Cinema. Qui hanno sfilato la bandiera italiana esposta all'ingresso e hanno messo quella palestinese
- Accanto a striscioni e bandiere sono comparsi anche cartelli con le fotografie di esponenti politici italiani con il volto coperto da uno stencil che riproduce una mano rossa di sangue, e la didascalia "complice del genocidio": tra questi ci sono Giorgia Meloni, Elly Schlein, Matteo Salvini. In testa al corteo lo striscione con la scritta 'Le scuole sanno da che parte stare, contro governo e genocidio' e un altro che recita 'Ogni giorno è No Meloni Day'
- La manifestazione degli studenti di Torino è terminata intorno alle 13.15, con il corteo che si è concluso davanti a Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche dell'università torinese. Nei paraggi sono stati imbrattati i muri di due fast food, con scritte che invitavano al boicottaggio. Il Museo del Cinema, alla Mole Antonelliana, è stato riaperto al pubblico
- Una manifestazione studentesca contro le politiche del governo Meloni ha attraversato anche il centro di Genova. 'No Meloni Day - contro guerra, repressione e sfruttamento' e 'No Ddl 1660' sono stati i due striscioni srotolati alla testa del corteo contro - tra l'altro - il nuovo disegno di legge in materia di sicurezza pubblica. In piazza numerose bandiere della Palestina, dei collettivi 'Osa' e 'Cambiare Rotta'
- Studenti in piazza oggi anche a Napoli per rivendicare la difesa dell'istruzione pubblica, chiedere che "la guerra esca dalle scuole" e contro il ddl sicurezza 1660. A manifestare da piazza Garibaldi fino alla sede della Regione Campania diverse sigle rappresentative degli studenti. Davanti al Maschio Angioino gli studenti hanno esposto uno striscione con la scritta 'Soldi alla scuola e non alla guerra' con la sigla 'Students Rise Up!!. Durante il passaggio del corteo sono stati lanciati alcuni fumogeni
- "Anche oggi abbiamo assistito a inaccettabili scene di violenza e caos in alcune piazze, ad opera dei soliti facinorosi. Diversi agenti delle Forze dell'Ordine sono finiti al pronto soccorso a causa di ordigni e scontri. La mia totale solidarietà va a tutti gli agenti feriti, con l'augurio di una pronta guarigione", ha affermato sui social la premier Giorgia Meloni. "Spero - aggiunge - che certa politica smetta di proteggere o giustificare queste violenze e si unisca, senza ambiguità, nella condanna di episodi così gravi e indegni"
- "Ancora una volta a Torino abbiamo assistito a intollerabili episodi di violenza con i manifestanti che, violando le prescrizioni della questura e cambiando percorso, hanno tentato di raggiungere la prefettura - ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi - A essere presi di mira sono stati i palazzi delle Istituzioni e a essere aggrediti gli operatori delle Forze di polizia. Confido che possa giungere unanime la ferma condanna per quanto accaduto"
- "Questi violenti squadristi che oggi hanno messo a ferro e fuoco le nostre città, usando la bandiera della Palestina come giustificazione per attaccare con violenza le forze dell'ordine, devono pagare per le loro nefandezze. Sono delinquenti violenti. Distruggere case e macchine, bruciare beni pubblici, ferire poliziotti e carabinieri, non ha nulla a che fare con la manifestazione di un pensiero. Condannare moralmente anche quelli che fanno finta di non vederli", scrive il ministro della Difesa Guido Crosetto su X