Migranti, prima nave italiana in viaggio verso i centri in Albania

Cronaca
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Il gruppo è composto da 16 persone, 10 di nazionalità bengalese e 6 egiziani. Tutte le persone trasferite sono state sottoposte a un primo screening a bordo per verificare che abbiano i requisiti previsti. La nave dovrebbe arrivare in Albania mercoledì 16 ottobre. La premier Meloni: pragmatici ed efficaci sui migranti, "orgogliosa che l'Italia sia diventata un modello da seguire"

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La prima imbarcazione italiana con migranti è in viaggio verso l’Albania. La nave Libra della Marina Militare sta trasportando verso i nuovi centri allestiti a Gjiader e Schengjin il primo gruppo di 16 migranti in base all'accordo Roma-Tirana. Soccorse in mare, le persone da trasferire sono state sottoposte a un primo screening a bordo per verificare che abbiano i requisiti previsti: maschi, non vulnerabili, provenienti da Paesi sicuri. Il primo gruppo è composto da 16 persone, 10 bengalesi e 6 egiziani: l’arrivo in Albania è previsto nella giornata di mercoledì 16 ottobre. 

I centri in Albania

A curare l'iniziativa è il ministro degli Interni Piantedosi che nei giorni scorsi aveva annunciato l'avvio della sperimentazione. I centri in Albania sono due, uno a Shengjin e l'altro a Gjader. La loro apertura era fissata per lo scorso 20 maggio ma sono di fatto diventati operativi solo la scorsa settimana. La loro costruzione rappresenta uno dei punti fondamentali dell'accordo tra Roma e Tirana che punta a contrastare il traffico di esseri umani, prevenire i flussi migratori irregolari e accogliere solo chi ha diritto alla protezione internazionale. Con il protocollo di intesa, i migranti messi in salvo nel Mediterraneo dalle navi italiane potranno essere trasferiti nelle strutture albanesi. 

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Premier Rama: “Accordo con Italia sicuro e conforme”

Il premier albanese Edi Rama si prepara ad accogliere i migranti in seguito all’accordo siglato con l’Italia. "Questi migranti che arrivano sulle nostre coste sono esseri umani”, ha detto in un’intervista alla Stampa. “L'accordo con l'Italia garantirà un meccanismo sicuro e conforme alle procedure. In una parola umanitario. Sono esseri umani che devono essere accolti, registrati e sistemati in centri d'accoglienza costruiti secondo gli standard Ue, per poi passare l'iter procedurale della richiesta d'asilo in Italia in condizioni sicure e corrette dal punto di vista umanitario. Tutto un lavoro che sarà svolto dalle autorità italiane". 

epa11390920 A handout picture made available by the Chigi Palace (Palazzo Chigi) Press Office shows Italian Prime Minister Giorgia Meloni (2-R) and Albanian Prime Minister Edi Rama (R) at the port of Shengjin, Albania, 05 June 2024, during a visit to the hotspot intended for the entry procedures of migrants. The Italian and Albanian prime ministers visited the new Shengjin migrant hotspot, a center created on the basis of an agreement between Tirana and Rome to operate centres for asylum seekers on Albanian territory.  EPA/FIIPPO ATTILI/CHIGI PALACE PRESS OFFICE HANDOUT  HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

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Meloni: "Pragmatici ed efficaci sui migranti, siamo un modello"

Anche la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo ha parlato dei migranti commentando le azioni del governo nel contrasto all'immigrazione illegale. "Sono orgogliosa - ha dichiarato - che l'Italia sia diventata un modello da seguire, ho accolto con grande soddisfazione l'attenzione di diversi governi di diverso colore politico" sull'azione italiana "a riprova del pragmatismo e dell'efficacia che hanno segnato la nostra azione in materia di contrasto dell'immigrazione illegale". 

Mattarella: “Accoglienza e solidarietà alla base della Carta”

Di accoglienza e solidarietà verso i migranti ha parlato anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato ha ricordato che anche la “storia italiana è fatta di emigrazione e di immigrazione”. Una premessa necessaria per ricordare che ora nel nostro Paese ci sono "nuovi sguardi e altre voci" e che "oggi gli immigrati sono altri". Gli immigrati, ha sottolineato il presidente, "non vengono più dal Mezzogiorno d'Italia, ma da più lontano, da Paesi europei come l'Ucraina, aggredita da una guerra insensata, dai Balcani". Ma non solo, gli immigrati giungono oggi disperati da "altri continenti, gravati anch'essi da condizioni insostenibili. Altri sono anche gli attori di un lavoro prezioso che tende a inverare gli obiettivi di solidarietà che la Carta costituzionale ha posto alle basi della nostra convivenza".

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