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Trinità dei Monti, la Francia rivendica la famosa scalinata: la diatriba tra Roma e Parigi

Cronaca
©Ansa

Un recente rapporto della Corte dei Conti di Parigi, che critica la gestione "approssimativa" delle cinque chiese francesi di Roma - fra cui appunto Trinità dei Monti che affaccia sulla scalinata - ne attribuisce la proprietà alla Francia. Il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia: "Siamo alle comiche"

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Trinità dei Monti è francese. È quanto sostiene un recente rapporto della Corte dei Conti di Parigi, che critica la gestione "approssimativa" delle cinque chiese francesi di Roma - fra cui appunto l'iconica Trinità dei Monti, che affaccia sulla scalinata di piazza di Spagna a Roma - e denuncia decisioni "opache" e "derive", avocandone la proprietà alla Francia.

Il rapporto

Il rapporto critica la gestione "approssimativa" delle cinque chiese francesi di Roma - fra le quale ci sono Trinità dei Monti e San Luigi de' Francesi. Il patrimonio "immobiliare e spirituale" francese a Roma - che consta appunto di cinque chiese francofone e altri 13 immobili nel centro storico - è amministrato dai 'Pieux établissements de la France a Rome', istituzione posta direttamente sotto l'autorità dell'ambasciata di Francia presso la Santa Sede. L'affidamento delle cinque chiese di Roma all'istituzione francese che le gestisce è parte di accordi internazionali bilaterali tra la Francia e la Santa Sede. Questi accordi, a loro volta, derivano da una decisione presa da papa Pio VI nel 1790, che incaricò il cardinale de Bernis, ambasciatore francese presso la Santa Sede, di raggruppare tutti gli edifici religiosi a Roma e porli sotto la sua tutela. Durante il fascismo, ai rappresentanti dell'ambasciata francese presso il Vaticano fu chiesto di riconsegnare i beni dei Pieux établissements e la Villa Medici. All'ambasciatore di Francia e al suo consigliere fu vietato di lasciare il Vaticano, dove si rifugiarono di fatto dopo il 1940 per evitare l'espulsione del corpo diplomatico che toccò invece ai loro colleghi dell'ambasciata francese in Italia. Il rapporto della Corte dei Conti francese prende in esame in particolare Trinità dei Monti e anche la sua celebre scalinata, che fu costruita all'inizio del XVIII secolo con fondi francesi, e la cui manutenzione fu assicurata fino alla fine del XX secolo dai "Pieux Etablissements". La costruzione della scalinata risale agli anni fra il 1723 e il 1725, e fu portata a termine con le risorse (20.000 scudi dell'epoca) che il diplomatico francese Etienne Gueffier volle dedicare all'impresa.  Secondo il rapporto dei magistrati della Corte dei Conti, "è necessaria la conferma del loro status giuridico". 

Le reazioni

"La Corte dei Conti francese ha fatto la ricognizione del patrimonio immobiliare di proprietà dello Stato francese a Roma. Un elenco nel quale rientrerebbe anche Trinità dei Monti avocandone la proprietà. Viene da ridere. Bene, manderemo esperti al Louvre per fare la ricognizione aggiornata dei beni sottratti all'Italia nel corso della storia, soprattutto quella del XIX secolo o regalati da geni forse costretti a privarsi di rinomate opere d'arte che hanno reso il Louvre il museo più visitato al mondo. Le comiche". E' quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia. 

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