Chi è Saddam Haftar, il figlio del generale libico fermato in Italia

Cronaca
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Secondogenito del generale Haftar, Saddam avrebbe ordinato la chiusura del più grande giacimento di petrolio della Libia come rappresaglia contro la Spagna. Il motivo sarebbe la notifica di un presunto ordine di arresto emesso da Madrid che gli sarebbe stato notificato mente rientava nel suo Paese dopo un viaggio in Italia

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È il secondogenito di Khalifa Haftar e dal 2015 sfida il potere del presidente della Libia Mohamed Younis Ahmed al-Menfha da Tobruk, in Cirenaica. Saddam Haftar fa parte del gruppo di consiglieri ristretti del padre generale e guida il gruppo militare Brigata Tariq Ben Zayed. Salito alle cronache di recente perché, secondo quanto riportano i media libici, avrebbe ordinato la chiusura del giacimento petrolifero di Sharara (gestito dalla società spagnola Repsol): il più grande della Libia, membro dell’Opec e con un output di circa 270 mila barili di greggio al giorno. Questo ordine sarebbe una rappresaglia contro la Spagna per via di un "un ordine d’arresto" emesso da Madrid a carico di Saddam, di cui lui sarebbe venuto a conoscenza mentre, dall’Italia, si accingeva a far ritorno in Libia.

Le accuse mosse contro Saddam Haftar

Motivo di questo presunto ordine d'arresto sarebbe l'accusa di aver contrabbandato, nel 2023, un carico di armi intercettato dalla polizia spagnola mesi fa. Per questo, la Spagna aveva diramato un avviso di sorveglianza in Europa, che impone agli alleati non l’arresto, ma un controllo più dettagliato dei documenti e la segnalazione degli spostamenti. Verifiche che, secondo quanto riportato da Repubblica, non sarebbero state effettuate a dovere mentre era in Italia.

Il viaggio in Italia

 

Saddam Haftar era in Italia lo scorso luglio, ufficialmente per seguire il campionato libico di calcio - Saddam è proprietario della squadra Al Nasr - in svolgimento sui campi nostrani per via di un accordo tra il nostro Paese e la Libia. Giunto a Genova il 22 con il suo jet privato a Genova, era stato sottoposto a un controllo che si sarebbe prolungato per alcuni minuti perché Saddam, sembra, non aveva fornito il suo vero nome agli addetti aeroportuali. Scena simile sarebbe avvenuta. racconta il Messaggero, qualche giorno dopo a Capodichino (Napoli), dove il secondogenito del generale Haftar era arrivato con la famiglia. Anche in questa occasione, quindi, Saddam sarebbe stato trattenuto per un po' e poi lasciato libero di andare. Se risultassero vere queste informazioni, l'Italia avrebbe violato le norme di cooperazione internazionale non rispettando propriamente l'avviso di segnalazione spagnolo - oltre ad aver riservato un trattamento di favore nei confronti del figlio del generale Haftar.

Le ipotesi attorno all'ordine di Saddam Haftar

 

Ad ora, rimane ancora da confermare la notizia della chiusura del giacimento petrolifero di Sharara, che secondo alcuni sarebbe stata diffusa per disturbare il dialogo intrapreso tra la premier Meloni e il padre di Saddam Haftar. La presidente del Consiglio italiana si è di recente impegnata ad aiutare la città libica nord-orientale di Derna, distrutta da un’alluvione, contribuendo alla ricostruzione anche con investimenti di aziende italiane, chiedendo in cambio ad Haftar di raffreddare i rapporti con Mosca e con i mercenari della Wagner. Altra ipotesi sul presunto ordine di chiusura del giacimento pretrolifero riguarda una violenta protesta dei residenti e lavoratori di Ubari, città nel Fezzan. I tumulti avrebbero portato gli uomini armati affiliati al Comando generale dell’autoproclamato esercito nazionale libico (Enl) del generale Haftar a fermare i lavori.

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