Crollo Scampia, celebrati i funerali per le tre vittime. Arcivescovo: "È ora del silenzio"

Cronaca
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Il rito funebre si è svolto nella Piazza Giovanni Paolo II, anticipato a causa delle ondate di calore. Molte sedie vuote per protesta. Il sindaco Manfredi ha disposto il lutto cittadino. Bandiere esposte a mezz'asta negli edifici comunali per l'intera giornata e le 24 ore successive alle esequie. Una settimana fa si era verificato il crollo del ballatoio della Vela celeste, che ha causato la morte di Roberto Abbruzzo, Margherita Della Ragione e Patrizia Della Ragione

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Questa mattina, a una settimana dalla tragedia, si sono celebrati i funerali delle tre vittime del crollo del ballatoio della Vela celeste di Scampia. A presiedere la funzione è stato l'arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia. In piazza Giovanni Paolo II, dove si è celebrato il rito, c'erano solo alcune centinaia di persone. Un dato inferiore alle attese, anche in considerazione dei preparativi predisposti. Molte le sedie vuote, per protesta, solo alcune centinaia i presenti sulle duemila presenze massime che erano state preventivate. Come deciso in Prefettura a Napoli, a causa delle ondate di calore preannunciate dalla Protezione civile, la messa è stata anticipata alle 9 (COSA SONO LE VELE). A quell'ora sono arrivati in piazza i tre feretri. Prima dei funerali i parenti delle vittime hanno potuto dare l'ultimo saluto in forma privata ai propri cari nella chiesa della Resurrezione. In chiesa le tre bare sono state posizionate su un palchetto, allestito a pochi metri dal luogo dove è stato posizionato l'altare. Sui feretri sono state sistemate le foto delle tre vittime, mentre in basso c'erano diversi mazzi di fiori.

Vescovo: "No a etichette, Scampia risorgerà anche stavolta" 

Il crollo alla Vela di Scampia simbolo di un crollo morale da arginare e prevenire in tutte le periferie del Sud. È il messaggio che l'arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia, affida all'omelia pronunciata nel corso delle esequie delle tre vittime del crollo della Vela Celeste di Scampia. "Gli abitanti di Scampia - ha esordito don Mimmo - che per già molto tempo hanno subito etichette mediatiche frettolose e generalizzanti, che hanno tanto lottato per scrollarsi di dosso un'opinione pubblica che legge le situazioni con una superficialità spesso più attratta dalla decadenza del male che dai tanti segni primaverili di riscatto, oggi si ritrovano qui, insieme all'intera città, per piangere Roberto, Patrizia, Margherita e per pregare per la guarigione di Carmela, Martina, Giuseppe, Luisa, Patrizia, Mya, Anna, Greta, Morena Suamy e Annunziata, vittime di un crollo che va ben oltre le macerie di cemento e ferro, assurgendo a simbolo di un crollo sociale che deve essere arginato, prevenuto, evitato, non solo qui ma in tutte le periferie della nostra città, del nostro Sud, della nostra Italia!" "Periferie - l auspicio dell'arcivescovo - che possono rinascere, che possono diventare simbolo di una resurrezione possibile, come ci insegna proprio la nostra Scampia che, al di là di certe narrazioni parziali e stereotipate, ha saputo sempre rialzarsi, diventando un esempio di autentica resilienza e riscatto, grazie all'onestà e all'impegno di tanti suoi figli e figlie, Chiesa, società civile e istituzioni che, quando si alleano per il bene comune, possono compiere veri e propri miracoli".

Palloncini al cielo a Scampia, urla e pugni sulle bare 

Centinaia di palloncini bianchi e azzurri in volo verso il cielo e l'applauso della folla hanno salutato la fine della cerimonia funebre delle tre vittime del crollo alla Vela Celeste di Scampia. Al termine della cerimonia lo strazio dei parenti si è manifestato con urla di dolore e pugni sulle bare da parte di chi non si rassegna al tragico epilogo. Quattro persone sono svenute durante il rito. Una donna anziana è stata sottoposta ad un elettrocardiogramma.

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Le vittime

Le tre vittime sono Roberto Abbruzzo, 29 anni (morto sul colpo), Margherita Della Ragione e Patrizia Della Ragione 53 anni, entrambe decedute in ospedale. Quest’ultima, morta in ospedale il 24 luglio, era la madre di Abbruzzo, la prima vittima del crollo. L'altra vittima, Margherita Della Ragione, era la nipote di Patrizia Della Ragione (figlia del fratello) ed è deceduta la notte tra lunedì e martedì.

Il lutto cittadino

Per l'occasione il Comune di Napoli ha predisposto un dispositivo di traffico ad hoc, istituendo il divieto di transito nelle zone adiacenti. Per la giornata di oggi il sindaco Manfredi ha disposto il lutto cittadino. Prevista l'esposizione delle bandiere a mezz'asta negli edifici comunali per l'intera giornata e le 24 ore successive alle esequie, la presenza del gonfalone cittadino alla cerimonia funebre in rappresentanza dell'Amministrazione.

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La tragedia

Lo scorso 22 luglio si era verificato l'improvviso cedimento di un ballatoio di collegamento posto al terzo piano del fabbricato nel quartiere di Scampia, in viale della Resistenza, lotto M, conosciuto come Vela Celeste, che ha determinato il crollo anche di quelli dei piani sottostanti causando la morte di tre persone appartenenti allo stesso nucleo familiare, il ferimento di 12, di cui sette bambini, e l'evacuazione delle numerose famiglie residenti nell'edificio. Crollo colposo e omicidio colposo le ipotesi di reato dell'indagine aperta dalla Procura di Napoli. Polemiche per l'esistenza di documenti che evidenziavano lo stato di degrado delle strutture crollate e la mancata esecuzione dell'ordine di evacuazione risalente al 2015.

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