Scampia, lunedì i funerali per le tre vittime del crollo alle Vele

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Disposto il lutto cittadino. A celebrare la funzione l'arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia. Il Comitato Vele lancia manifestazione per martedì 30 luglio: "No agli spot, sì a soluzioni realistiche"

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Sarà l'arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia, a celebrare lunedì 29 luglio i funerali delle tre vittime del crollo della Vele Celeste di Scampia: Roberto Abbruzzo, 29 anni, morto sul colpo, la madre Patrizia Della Ragione, 53 anni, morta in ospedale il 24 luglio, e Margherita Della Ragione, 35 anni, cugina di Abruzzo, deceduta anche lei in ospedale nella notte tra lunedì e martedì. La notizia è stata resa nota al termine della riunione del Centro coordinamento soccorsi, riunito dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, cui hanno preso parte anche i parroci don Alessandro Gargiulo e don Federico Scognamiglio della parrocchia Maria Santissima del Buon Rimedio. Alla celebrazione, in programma alle 9.30 nella piazza Giovanni Paolo II di Scampia, si prevede "una massiccia e sentita partecipazione", come evidenzia una nota congiunta firmata da di Bari e dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi: disposte circa 2 mila sedie e gazebo per difendersi dal caldo. L'accesso alla piazza sarà consentito entro le 9.15, un quarto d’ora prima dell’inizio. Per lunedì è stato disposto anche il lutto cittadino, più l'esposizione delle bandiere a mezz'asta negli edifici comunali, per l'intera giornata e le 24 ore successive alle esequie, e la presenza del gonfalone cittadino alla cerimonia funebre in rappresentanza dell'Amministrazione. 

Comitato Vele: "Dopo sei giorni ancora senza piano emergenziale adeguato"

 

"Come ribadiamo dal primo giorno, solo l'autogestione degli abitanti delle Vele ha potuto far fronte ai bisogni delle famiglie che stanno dormendo all'università esclusivamente grazie al sostegno dei cittadini e degli artisti, a cui vanno i nostri più sentiti ringraziamenti". Questo si legge in una nota del Comitato Vele che attacca le istituzioni per non essere “riuscite, a distanza di sei giorni,  ad organizzare una macchina istituzionale e ad attivare da subito un piano emergenziale adeguato alla situazione". "Come accade - si sottolinea nella nota - da sempre in Italia dinanzi alle grandi tragedie. Neppure l'acqua e i pasti sono stati distribuiti in maniera adeguata alle esigenze della nostra gente. In questo quadro abbiamo appreso di una delibera che il Comune starebbe approvando per stanziare un fondo destinato al sostegno alle famiglie sfollate. Non capiamo concretamente come questo stanziamento possa rappresentare una soluzione immediata e realistica per le famiglie rimaste senza casa. Per questa ragione convochiamo per martedì alle 17.30 una manifestazione cittadina a Piazza Dante. Pretendiamo una assunzione di responsabilità immediata da parte di tutti i livelli istituzionali e chiarezza rispetto al destino delle famiglie. Chiediamo alla città, agli artisti, di continuare a sostenerci, di partecipare al corteo accanto al popolo delle Vele perché quello che è accaduto e che sta accadendo non riguarda solo le Vele di Scampia bensì tutta la città".

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Si indaga per crollo e omicidio colposo

 

Crollo colposo e omicidio colposo sono le ipotesi di reato dell'indagine aperta dalla Procura di Napoli per quanto avvenuto lo scorso 22 luglio quando all'improvviso è avvenuto il cedimento di un ballatoio di collegamento posto al terzo piano del fabbricato nel quartiere di Scampia, in viale della Resistenza, lotto M, conosciuto come Vela Celeste. Di conseguenza sono crollati anche i ballatoi dei piani sottostanti, causando le tre vittime e 13 feriti, di cui sette bambini, oltre all'evacuazione delle numerose famiglie residenti nell'edificio. Polemiche sono state sollevate per l'esistenza di documenti che evidenziavano lo stato di degrado delle strutture crollate e la mancata esecuzione dell'ordine di evacuazione risalente al 2015. "Si tratta - spiega il sindaco Manfredi - di una tragedia immane che ha colpito al cuore la periferia nord della città proprio nel momento in cui l'Amministrazione comunale aveva avviato l'ambizioso progetto di riqualificazione e rigenerazione del quartiere finalizzato non solo a migliorarne l'aspetto fisico, quanto a promuovere il benessere e il futuro della comunità che vi risiede, offrendo un'abitazione sicura e dignitosa a quanti da troppo tempo vivono in condizioni di disagio e precarietà". 

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