In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Omicidio Cerciello Rega, sconto di pena a Hjorth ed Elder al processo d'appello bis

Cronaca
©Ansa

Il vicebrigadiere fu ucciso la notte del 26 luglio 2019. Finnegan Lee Elder è stato condannato a quindici anni e due mesi di carcere, Gabriel Natale Hjorth a undici anni e quattro mesi

 

 

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

La corte di Assise di Appello di Roma ha emesso la sentenza di condanna per Lee Elder Finnegan e Gabriele Natale Hjorth, rispettivamente a 15 anni e due mesi e a 11 anni e quattro mesi di carcere. I due studenti americani erano accusati dell'omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega, avvenuto a Roma nel luglio 2019. La decisione dell'appello bis ha ridotto la pena per entrambi, accogliendo in parte la richiesta della Corte di Cassazione di rivedere le circostanze aggravanti e il reato di resistenza a pubblico ufficiale per Elder, e il concorso in omicidio per Hjorth. Inizialmente, la procura generale di Roma aveva chiesto pene più severe: ventitré anni e nove mesi per Elder e ventitré anni per Hjorth.

Le Richieste della Procura

Durante l'udienza dello scorso 10 aprile, il procuratore generale Bruno Giangiacomo ha sostenuto che i due giovani avessero agito in concorso durante tutta la vicenda, dalla compravendita di droga a Trastevere fino all'agguato a Prati. Hjorth, secondo il procuratore, aveva la stessa responsabilità di Elder, anche se non aveva materialmente inflitto le coltellate. Giangiacomo ha sottolineato come Hjorth sapesse del coltello di Elder e non si fosse sottratto allo scontro con i carabinieri, comprendendo la gravità della situazione quando, dopo l'omicidio, aiutò Elder a nascondere il coltello insanguinato. Tuttavia, secondo il procuratore, non ci sono prove sufficienti per stabilire che Elder conoscesse la parola "carabinieri".

approfondimento

Omicidio Cerciello, assolto in appello carabiniere che bendò Hjorth

La Vicenda dell'Omicidio

L'omicidio di Mario Cerciello Rega si è consumato la notte del 26 luglio 2019 in via Pietro Cossa, nel quartiere Prati di Roma. Il carabiniere era intervenuto con il collega Andrea Varriale in risposta alla richiesta di aiuto di Sergio Brugiatelli, coinvolto in una compravendita di droga con i due studenti americani. Quando la transazione è andata storta, Elder e Natale hanno sottratto lo zaino di Brugiatelli, ricattandolo per ottenere droga e denaro. Alla successiva colluttazione con i carabinieri intervenuti, Elder ha pugnalato mortalmente Cerciello, lasciandolo dissanguare a terra. La difesa ha sempre sostenuto che i due giovani pensavano di avere a che fare con spacciatori e non con carabinieri, mentre Varriale ha dichiarato che sia lui sia Cerciello si erano identificati come tali prima dello scontro.

approfondimento

Carabiniere ucciso, Cassazione: appello bis per i due imputati