Allerta Charlie in Europa, quali sono le basi Usa in Italia a rischio terrorismo
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Sono diverse le basi statunitensi in Italia interessate dal recente innalzamento dell’allarme terrorismo da “Bravo” a “Charlie”, il secondo livello più alto: nel mirino di possibili attacchi ci potrebbero infatti essere stazioni di telecomunicazioni e radar, depositi di armamento, comandi di vario rango, basi terrestri, navali ed aeree. Dalla caserma di Ederle e dalla base di Aviano, nel Nordest della penisola, a Niscemi e Sigonella, ecco quali sono
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- Scatta l'allarme terrorismo nelle basi Usa in Europa, sullo sfondo degli Europei di calcio in Germania e delle Olimpiadi in Francia. A causa di una combinazione di fattori, che potrebbe avere un impatto sulla sicurezza e sulla difesa dei militari statunitensi e delle loro famiglie di stanza in Europa, il Comando statunitense delle forze in Europa sta alzando infatti il livello di vigilanza durante i mesi estivi
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- Nella scala dell'allarme si sale così dal livello "Bravo" a quello "Charlie", il secondo livello più alto. Uno status che "si applica quando si verifica un incidente o si ricevono informazioni che indicano che è probabile una qualche forma di azione terroristica o di attacco contro personale o strutture", secondo l'esercito a stelle e strisce
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- Ma in cosa consiste realmente questo innalzamento? Innanzitutto, implica l’adozione di misure di sicurezza aggiuntive presso le installazioni militari statunitensi, ma spetta alla discrezione di ciascun comandante stabilire quali siano tali misure. Ciò significa anche che i membri del servizio e le loro famiglie che vivono in ogni comunità dovrebbero essere più consapevoli di ciò che li circonda e mantenere un profilo più basso, ha detto uno degli ufficiali
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- La notizia interessa anche l’Italia. Stazioni di telecomunicazioni e radar, depositi di armamento, comandi di vario rango, basi terrestri, navali ed aeree: la presenza militare Usa sul territorio italiano è ampia e diversificata
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- Tra le basi più importanti va sicuramente annoverata la caserma di Ederle, a Vicenza, sede della 173/a Brigata Aerotrasportata e dell’United States Army Africa (Usaraf)
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- C’è poi Aviano, in Friuli-Venezia Giulia (che gli Usa condividono con l’aeronautica militare italiana) dove sono di stanza caccia F-16 dell’Usaf e dove sono stoccate pure le bombe nucleari B-61, che rappresentano parte del dispositivo di deterrenza della NATO
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- Altro centro importante è Camp Darby, nel comune di Pisa: di proprietà dell’Esercito Italiano, qui sono stanziate e operano unità militari statunitensi. La base è stata riorganizzata come sito satellite dello United States Army Garrison, che ha la sua sede centrale a Vicenza, e rinominata dal 3 ottobre 2015 Darby Military Community (DMC), la quale include lo stesso Camp Darby, il deposito di Livorno e il deposito munizioni di Pisa dello United States Army
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- C’è poi Sigonella, che ospita la Naval Air Station Sigonella dell'Aviazione di marina statunitense: utilizzata anche per operazioni della Nato, è sede del “Comando Alliance Ground Surveillance”
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- Altro punto strategico è Niscemi, dove c’è una stazione radio della Marina militare degli Stati Uniti d'America gestita dalla N92 Division of Naval Computer and Telecommunications Station (Marina USA). La stazione radio dispone di un sistema di trasmettitori e antenna a bassa frequenza (LF) e alta frequenza (HF). Dal 2015 è in costruzione il nuovo Mobile User Objective System (MUOS), oggetto di proteste da parte della popolazione locale