Toti vede vertici liguri del centrodestra: “Non mi dimetto, aprire finestra di dialogo”

Cronaca
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Il governatore, sospeso, ha incontrato Rixi, Rosso e Bagnasco, coordinatori regionali di Lega, Fdi e Fi. “Abbiamo tracciato un percorso condiviso”, spiega una nota dei tre. Le dimissioni non sono state “nemmeno citate”. Il legale di Toti: “La sua decisione di non dimettersi, lungi dal voler alimentare uno scontro tra politica e giustizia, deriva dalla necessità di aprire sul futuro una finestra di dialogo con tutte le forze politiche, sociali e amministrative per valutare le scelte migliori per i cittadini”

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Si è tenuto oggi ad Ameglia l’incontro tra Giovanni Toti e i vertici liguri di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia. La riunione, autorizzata dai magistrati, è avvenuta nella villetta in cui il governatore della Liguria, sospeso, sta trascorrendo i domiciliari dal 7 maggio scorso. Hanno partecipato il viceministro Edoardo Rixi, nelle vesti di coordinatore regionale della Lega, Matteo Rosso, coordinatore regionale di Fdi, e Carlo Bagnasco, coordinatore regionale di Fi. “Abbiamo tracciato un percorso condiviso per la nostra regione e dato la nostra solidarietà e vicinanza, umana e personale”, si legge in una nota diffusa dai tre alla fine del vertice. Le dimissioni, uno dei temi di cui più si discute, non sono state “nemmeno citate nel corso del nostro incontro”, spiega la nota. Al momento, comunque, Toti non vuole darle e nessuno dei suoi alleati le ha chieste. A confermalo anche l’avvocato del governatore, Stefano Savi, che in un’altra nota ha ribadito: "Il presidente ha chiarito che la sua decisione di non dimettersi, lungi dal voler alimentare uno scontro tra politica e giustizia, deriva dalla necessità di aprire sul futuro una finestra di dialogo con tutte le forze politiche, sociali e amministrative per valutare le scelte migliori per i cittadini”.

La nota di Rosso, Rixi e Bagnasco dopo l’incontro

"L'incontro col presidente Giovanni Toti è stato approfondito e costruttivo. Abbiamo tracciato un percorso condiviso per la nostra Regione e dato la nostra solidarietà e vicinanza, umana e personale. Con lui abbiamo condiviso l'importanza di proseguire quel percorso di crescita iniziato insieme nel 2015 e di portarlo avanti fino alla fine del mandato. L'auspicio è che si possa continuare con Toti nuovamente nel suo ruolo e con una riconquistata agibilità politica”, si legge nella nota diffusa da Matteo Rosso, Edoardo Rixi e Carlo Bagnasco. "Senza entrare nel merito di indagini che rispettiamo insieme al lavoro dei magistrati - prosegue la nota -, ci auguriamo che possano venire meno le esigenze cautelari e che il mandato elettorale possa essere mantenuto nel rispetto contestuale del voto degli elettori in una fase di indagini preliminari che non prevede dimissioni, nemmeno citate nel corso del nostro incontro. Sosterremo il presidente e tutta la giunta per continuare un lavoro non facile, ma importante e impegnativo, per il quale, nel prosieguo, ciascuno di noi avrà necessità del confronto col proprio responsabile nazionale del partito. Andiamo avanti con convinzione perché la Liguria non si può fermare".

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La nota di Toti

Poco dopo è stata diffusa un’altra nota, questa volta dal legale di Giovanni Toti Stefano Savi. Ai responsabili regionali di FdI, Lega e Fi, si legge, il governatore "ha ribadito la necessità di rivendicare con forza e determinazione, da parte di tutte le forze di maggioranza, i risultati raggiunti in questi nove anni di governo, sia in termini di amministrazione che di risultati elettorali". "Il presidente - scrive ancora Savi - ha chiarito che la sua decisione di non dimettersi, lungi dal voler alimentare uno scontro tra politica e giustizia, deriva dalla necessità di aprire sul futuro una finestra di dialogo con tutte le forze politiche, sociali e amministrative per valutare le scelte migliori per i cittadini. Non appena gli impedimenti al confronto oggi causati dalle misure volute dai magistrati verranno meno, siamo certi nel più breve tempo possibile, sarà possibile avviare tale confronto, nel rispetto dell’autonomia della politica e con gli spazi di dialogo necessari". "L'equilibrio tra il diritto/dovere di governo derivante dal voto diretto dei cittadini e le ragioni dell'inchiesta debbono vedere interessate e coinvolte tutte le forze politiche che gli elettori hanno delegato all’amministrazione col loro consenso. Siamo certi che sia interesse della magistratura garantire ai cittadini questo equilibrio fin dai prossimi passaggi giudiziari", si legge ancora.

Giovanni Toti

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Il vertice

Quello che si è tenuto oggi è il secondo vertice politico autorizzato dalla gip Faggioni, con parere positivo della Procura. Il vertice con i leader regionali di Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia, infatti, segue quello che si è tenuto lunedì scorso, quando Toti aveva incontrato il governatore ad interim Alessandro Piana e gli assessori Marco Scajola e Giacomo Giampedrone.

Si attende la pronuncia del Riesame

Maggiore chiarezza sul nodo dimissioni potrebbe arrivare dopo la pronuncia del Riesame - cui è ricorso il legale di Toti - sulla possibilità o meno di attenuare la misura cautelare dei domiciliari. Se il Riesame dovesse dire di no, e il legale ricorresse in Cassazione, i termini temporali si allungherebbero ulteriormente e l'attuale maggioranza in Consiglio regionale (guidata ad interim da Alessandro Piana) verrebbe sottoposta a una prova di tenuta senza precedenti.

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