Lo psichiatra e psicoterapeuta ha parlato del disagio dei giovani che si sentono continuamente dire che non vanno bene: "Scatta l'idea che devo correggermi perché non vado bene così - ha spiegato - Ma così dimentico che al mondo non c'è nessun altro come me, sono unico". Con le interviste ai ragazzi protagonisti del podcast di Sky Tg24 che affronta la salute mentale della generazione Z
Generazione AnZia è il podcast di Sky TG24 che affronta il tema della salute mentale nei ragazzi della generazione Z. Il tema trova spazio anche nel corso di Live In Milano, l'evento che porta Sky TG24 a Palazzo Reale, con un panel dedicato che vede la partecipazione dello psichiatra e psicoterapeuta Raffaele Morelli e le interviste ai ragazzi protagonisti del podcast. La nuova generazione ha perso "l'idea che dentro di noi c'è qualcosa di prezioso. Ha vinto quel maledetto modello di perfezione. Quando arriva l'ansia scatta il meccanismo della fretta e il pensiero del 'non vado bene'. Queste sono le parole che generano ansia. La prima cosa da fare è smettere di dirti che devi migliorare"
Morelli: "Prevale l'idea che bisogna somigliare agli altri"
Per Morelli "la cosa che crea disagio è sentirsi continuamente dire che non vai bene. Questo fa scatare dentro di noi l'idea della correzione: devo correggermi perché non vado bene così. Ma così dimentico che al mondo non c'è nessun altro come me, sono unico. L'ansia arriva perché l'energia interna che veglia su di te non ha più spazio: prevale l'idea che non vai bene come sei e che devi somigliare agli altri. Quelli che chiami difetti ti caratterizzano: io non posso farmi dire da nessuno se vado bene o no".
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Le domande dei ragazzi
Raffaele Morelli ha coinvolto anche i ragazzi in sala con degli esperimenti che ricordino loro che bisogna sempre chiudere gli occhi e ripetersi che si va bene così come si è. Gli studenti delle scuole, ospiti di Live In, hanno rivolto allo psicoterapeta anche alcune domande. "Quanto influisce la scuola sull'ansia? Cosa può fare la scuola per aiutare?", ha chiesto una ragazza. "Non chiedete sempre all'esterno le soluzioni, iniziate a fidarvi di voi", ha risposto Morelli. "Il disagio non va controllato, l'ansia va accolta e poi trasformata in un'immagine. La scuola può aiutarvi a trovare ciò che vi piace".