Live In Milano, Crosetto: “Su Rafah non siamo stati ascoltati”

Politica

Le situazioni in Medioriente così come in Ucraina preoccupano il ministro della Difesa, intervenuto all'evento di Sky TG24 da Palazzo Reale. Le guerre "ci dimostrano - ha spiegato - la debolezza della comunità internazionale di fronte alle scelte di un singolo Paese"

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In Libano ci sono soldati italiani e le notizie che arrivano ora da Rafah sono preoccupanti. Il ministro della Difesa Guido Crosetto è intervenuto a Live In Milano parlando della situazione in Medioriente che sia sta allargando oltre i confini di Israele e Gaza. “Gli effetti di ulteriori elementi di criticità coinvolgono il Libano e gli altri paesi vicini. C’è una situazione sempre più difficile”. E commenta: "Ho l’impressione che con questa scelta Israele rischi di seminare un odio che coinvolgerà i suoi figli. Comprendo la reazione dopo la strage di Hamas del 7 ottobre, ma Hamas è un conto, il popolo palestinese è un altro". (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA)

La debolezza della comunità internazionale

"Le guerre in Medioriente e in Ucraina ci dimostrano che tutta la comunità internazionale anche quando è unita nel chiedere la stessa cosa e nell'avere la stessa idea non conta niente quando un singolo Paese decide come agire". E aggiunge: "La debolezza della comunità internazionale è la mia preoccupazione più grande: la garanzia che noi avevamo dato al mondo di ambire alla pace era fondata su regole che tutti rispettavano, se salta questo ordine del mondo basato sulle regole del diritto interazionale diventa molto pericoloso".

Questione Ucraina

Il ministro Crosetto ha parlato anche della guerra in Ucraina che porsegue da due anni. "Io sono convinto - ha spiegato - che la scelta fatta di aiutare l’Ucraina a sopravvivere fosse l’unica possibile. Nessuno ha pensato mai di intervenire. Noi aiutiamo un popolo a difendersi e a ripristinare i confini. Vorrei che lo facessimo in modo compatto aprendo un dialogo e chiedendo a Putin che almeno un giorno smetta di bombardare".

Dichiarazioni condivise con l'omologo israeliano

"Nel corso di un mio intervento andato in onda questa mattina su Sky TG24 Live in ho pronunciato delle frasi, peraltro da me già esplicitate in altre occasioni pubbliche, che avevo condiviso con il mio omologo israeliano e che non tutti gli organi di stampa hanno riportato in maniera integrale, creando confusione ed equivoci sulle mie parole che di certo non equivalgono a una banale 'condanna' di Israele". Lo afferma il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in una nota stampa.

"Ritengo che fare considerazioni di verità con il mio omologo israeliano per indurlo a considerare i rischi e le conseguenze delle operazioni militari di Israele e ribadire la necessità dell'unica soluzione diplomatica possibile (due popoli e due Stati) sia il primo dovere di qualsiasi collega di un Paese amico come sono io ed è l'Italia verso Israele - sottolinea -. Ribadisco che occorre fare una netta distinzione tra le sofferenze sempre maggiori che subisce la popolazione civile palestinese e Hamas, organizzazione terroristica che punta alla distruzione di Israele e all'annientamento del popolo ebraico e che va neutralizzata; il riconoscimento del forte e legittimo risentimento che prova Israele, in seguito agli attentati del 7 ottobre scorso, mi e ci ha fatto condividere la necessaria immediata reazione militare su Gaza, ma non può essere disgiunto dalla preoccupazione che effettivamente desta oggi la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza e dagli effetti che si stanno registrando in tutto il mondo; l'offensiva a Rafah, che ha visto contrari molti Paesi e molte opinioni pubbliche, rischia di far crescere ancor di più e radicare i sentimenti di odio per Israele sia in Medio Oriente che altrove. E questo odio può sfociare in atti e rischi di volgare e pericoloso antisemitismo".

"Lo dico da tempo, l'ho detto più volte pubblicamente, l'ho detto ai miei interlocutori ed amici israeliani - conclude il ministro -. Perché gli amici si preoccupano avvertendoli dei rischi che corrono. Invito, in ogni caso, tutti quelli che hanno estrapolato una mia frase e stanno cercando di strumentalizzarla (da una parte e dall'altra perché come sempre gli ultras sono pericolosi per il solo fatto di esserlo) di ascoltare i primi 4 minuti integrali della mia intervista a Sky".

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