Stupro di gruppo a Palermo, al via il processo: assente la vittima

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È iniziato davanti alla seconda sezione penale del Tribunale di Palermo il processo ai sei ragazzi accusati di aver stuprato una ragazza di 19 anni al Foro Italico nel luglio del 2023. Ad aprile l'udienza era stata rinviata

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È iniziato davanti alla seconda sezione penale del Tribunale di Palermo il processo, con il rito ordinario, ai sei ragazzi accusati di aver stuprato, nel luglio del 2023, una ragazza di 19 anni al Foro Italico di Palermo. Il mese scorso l'udienza era stata aperta e subito rinviata per il cambio della composizione del collegio di giudici. Gli imputati nel corso dell'udienza preliminare avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato, condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra cui l’esame in aula della vittima. La gip di Palermo Cristina Lo Bue aveva respinto la richiesta, dal momento che la ragazza "è già stata sentita numerose volte" e una nuova audizione non porterebbe ad altro che a "una vittimizzazione secondaria". La 19enne è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, tre mesi fa nel corso di un incidente probatorio. La giovane ora vive al Nord Italia, dopo avere vissuto in una comunità protetta.

Nessuna attenuante

I sei ragazzi accusati dello stupro sono tutti in carcere. Alla sbarra: Angelo Flores, Cristian Barone, Gabriele Di Trapani, Christian Maronia, Samuele La Grassa, Elio Arnao. Un settimo giovane che nel luglio scorso era ancora minorenne è stato condannato dal Tribunale dei Minori a otto anni e otto mesi. Il pubblico ministero aveva chiesto 8 anni ma il tribunale dei Minori non ha riconosciuto alcuna attenuante tenendo invece in considerazione le due aggravanti, cioè che a commettere gli abusi sarebbero stati in sette e la minorata difesa che ricorre ogni volta che l’autore di un crimine approfitta di una situazione di debolezza, in relazione all’orario, al luogo e all’età della persona offesa.

Presenti le associazioni, assente la vittima

Oggi in aula presenti anche le sette associazioni, che hanno chiesto di costituirsi parte civile e sono state ammesse. Si tratta di Associazione Millecolori onlus, Associazione nazionale Donne in rete contro la violenza, Associazione Le Onde, Biblioteca delle Donne centro di consulenza, Associazione Insieme a Marianna Aps, Associazione contro tutte le violenze e l’Associazione femminile La Casa di Venere. Sono state escluse invece l’Associazione Emily e Mezzocielo e l’Associazione Mete Aps. Ammesso come parte civile anche il Comune di Palermo. La ragazza, rappresentata dall'avvocata Carla Garofalo, non è in aula.

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