Il padre della 29enne uccisa l'anno scorso dal compagno Alessandro Impagnatiello a Senago, nel milanese, per la prima volta, lancia un messaggio di sensibilizzazione sul tema della violenza contro le donne
Il 21 Maggio a Sant'Antimo nel napoletano sarà inaugurato il centro antiviolenza dedicato a Giulia Tramontano, la 29enne, originaria del Comune in provincia di Napoli, uccisa l'anno scorso dal compagno Alessandro Impagnatiello a Senago, nel milanese. Era al settimo mese di gravidanza. Franco Tramontano, il padre di Giulia, per la prima volta, accetta di fare un'intervista a Sky TG24 per lanciare un messaggio di sensibilizzazione sul tema della violenza contro le donne (L'INTERVISTA).
Per non dimenticare
"La speranza è che nessuno, nessuna donna, nessun bambino, nessun uomo, abbiano bisogno di ricorrere a un centro di aiuto. Affinchè il sangue versato da tante Giulia non sia stato versato inutilmente, invano", ha detto Franco Tramontano ai microfoni di Sky Tg24. "Tutto il lavoro fatto dagli inquirenti è stato fatto perché le vite spezzate di Giulia e Thiago non siano dimenticate. Giulia rappresenta la maternità, lotta per il proprio bambino prima ancora di darlo alla luce. Giulia era alla ricerca delle verità, per la quale ha rischiato la propria vita".