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Istat, il deficit italiano al 7,4% nel 2023. Bankitalia: "Rischi ribasso per la crescita"

Cronaca
©Ansa

Il dato attuale vede un peggioramento dell'indebitamento netto in rapporto al Pil di 0,2 punti percentuali rispetto ai conti dello scorso 5 aprile (era al 7,2%) dovuto "alle più recenti evidenze sulla spesa per i crediti d'imposta connessi al Superbonus"

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L'Italia ha chiuso il 2023 con un deficit pari al 7,4% del Pil. Lo ha reso noto l'Istat precisando che, rispetto ai conti dello scorso 5 aprile, la nuova versione vede un peggioramento dell'indebitamento netto in rapporto al Pil di 0,2 punti percentuali (era al 7,2%). L'attuale versione del deficit 2023, sempre secondo il nostro Istituto nazionale di statistica in audizione sul Def davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato a Montecitorio, "acquisisce le più recenti evidenze sulla spesa per i crediti d'imposta connessi al Superbonus". 

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ll deficit italiano è il più alto d'Europa

Si tratta del deficit più elevato dell'intera Ue, seguito da Ungheria (6,7%) e Romania (6,6%), secondo quanto emerge dagli ultimi dati di Eurostat. Il debito pubblico dell'Italia è sceso al 137,3% del Pil alla fine del quarto trimestre dello scorso anno, rispetto al 137,9% del terzo trimestre ed al 140,5% del 2022. Nell'Eurozona il rapporto deficit/Pil medio nel 2023 è sceso al 3,6%, dal 3,7% dell'anno precedente, mentre nell'Ue è salito dal 3,4% al 3,5%. Il debito pubblico è diminuito dal 90,8% all'88,6% nell'Eurozona e dall'83,4% all'81,7% nell'Ue.

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Bankitalia, rischio ribasso

Nonostante questo, le previsioni per l'economia italiana rimangono cautamente positive: Bankitalia stima una crescita dello 0,6% per il 2024, con un andamento simile per i prossimi due anni. Tuttavia, l'istituto di Via Nazionale sottolinea che "i rischi per la crescita rimangono prevalentemente orientati al ribasso". Preoccupa in particolare il lento utilizzo dei fondi del Pnrr: al termine del 2023, solo il 22% delle risorse era stato speso, a fronte del 52,7% già ricevuto dall'Italia.

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