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Napoli, pizzo al "Castello delle Cerimonie": indagato anche fratello di un boss

Cronaca
©IPA/Fotogramma

Undici misure cautelari in tutto, che hanno permesso di dimezzare il cosiddetto clan del rione Rione Moscarella, una nuova organizzazione criminale di Castellammare. Tra gli esercizi commerciali presi di mira dal nuovo clan, anche il grand hotel “La Sonrisa” di Sant'Antonio Abate, noto come “Il castello delle cerimonie”

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C’è anche Sabino Polese, fratello del defunto boss Antonio, tra le persone iscritte nel registro degli indagati nell'ambito di un'indagine della polizia e della Dda (direzione distrettuale antimafia) di Napoli. Le undici misure cautelari hanno permesso di dimezzare il cosiddetto clan del rione Rione Moscarella, una nuova organizzazione criminale di Castellammare di Stabia, Napoli, presente a Castellammare, Pompei, Sant'Antonio Abate e zone limitrofe.

“Il castello delle cerimonie” tra gli esercizi commerciali presi di mira

Tra gli esercizi commerciali presi di mira dal nuovo clan troviamo anche il grand hotel “La Sonrisa” di Sant'Antonio Abate, noto come “Il castello delle cerimonie”, struttura conosciuta dal pubblico televisivo per le nozze sfarzose. Lo scorso febbraio è stata confiscata in via definitiva e ora spicca nella lunga lista delle vittime del gruppo criminale. Per la prima volta viene contestata l'associazione mafiosa ai presunti affiliati.

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Il blitz

Accanto a questo reato ci sono, a vario titolo, anche lo spaccio di stupefacenti, l'ampia dotazione di armi e l'estorsione. Il blitz ha decapitato il clan guidato dalla famiglia Onorato. Le misure cautelari del gip di Napoli sono state notificate anche a diversi componenti della famiglia Onorato, come l'aspirante boss Michele, che impartiva telefonicamente gli ordini dal carcere di Frosinone. In carcere anche due suoi figli, la moglie (che gestiva la cassa del clan) e i suoi luogotenenti.

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