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Processo a Delmastro, quattro parlamentari Pd ammessi come parte civile

Cronaca
©Ansa

I giudici dell’ottava sezione collegiale hanno dato il via libera alla costituzione come parte civile dei parlamentari dem Silvio Lai, Debora Serracchiani, Walter Verini e Andrea Orlando, nel procedimento in cui il sottosegretario alla Giustizia è imputato per rivelazione del segreto d'ufficio in relazione alla vicenda dell'anarchico Alfredo Cospito. Ammesse anche le liste dei testimoni: verranno sentiti, tra gli altri, Nordio e Donzelli

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Quattro parlamentari del Pd sono stati ammessi come parte civile nel processo a carico del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, che lo vede accusato di rivelazione del segreto d'ufficio in relazione alla vicenda dell'anarchico Alfredo Cospito. I giudici dell’ottava sezione collegiale hanno dato il via libera alla costituzione dei parlamentari dem Silvio Lai, Debora Serracchiani, Walter Verini e Andrea Orlando. Sono state ammesse anche le liste dei testimoni: in aula verranno sentiti, tra gli altri, il ministro della Giustizia Nordio e il deputato di FdI, Giovanni Donzelli. Nella lista testi depositata dai difensori dell'imputato compare tra gli altri, il nome del capo del Dap, Giovanni Russo. Il processo è stato aggiornato al prossimo 12 giugno.

La richiesta accolta

I quattro deputati Pd si sono sentiti danneggiati dalle notizie oggetto della presunta rivelazione del segreto d'ufficio. Per questo avevano chiesto di costituirsi parte civile nel procedimento che vede imputato il sottosegretario Delmastro, accusato di avere diffuso il contenuto di documenti sul caso dell'anarchico Cospito, detenuto al 41bis, pur sapendo che erano coperti da segreto. L'istanza era stata respinta dal gup di Roma ma poi di nuovo depositata dai legali dei parlamentari (e ora accolta).

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Il processo

Al procedimento si è arrivati dopo che il gup, il 29 novembre scorso, ha respinto la richiesta del procuratore aggiunto Paolo Ielo - già avanzata in estate - di non luogo a procedere per Delmastro. Il processo ruota intorno alle dichiarazioni fatte nel febbraio del 2023 da Donzelli alla Camera dei deputati. L'esponente di FdI riferì il contenuto di conversazioni avvenute nell'ora d'aria nel carcere di Sassari tra Cospito - poi protagonista di un lungo sciopero della fame per protestare contro il regime del carcere duro - e detenuti di camorra e 'Ndrangheta, anche loro al 41 bis. Informazioni che Donzelli ebbe dal sottosegretario con delega al Dap. Quanto riferito dal Delmastro a Donzelli faceva parte di un'informativa del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria predisposta sulla base dell'osservazione in carcere dei detenuti e che lo stesso Delmastro aveva chiesto di visionare. Gli inquirenti, dopo avere ascoltato il capo del Dap e i vertici del Gruppo operativo mobile (Gom) della polizia penitenziaria, il 17 febbraio del 2023 convocarono lo stesso Delmastro a piazzale Clodio. Nel corso dell'interrogatorio il parlamentare affermò che a suo dire non c'era stata "nessuna rivelazione" in quanto "l'atto non era secretato". Stessa posizione tenuta dal ministro della Giustizia Nordio per il quale la natura del documento in questione "non rileva e disvela contenuti sottoposti al segreto investigativo o rientranti nella disciplina degli atti classificati".

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