Fedez: “Non si parla abbastanza di salute mentale, è la cosa più importante che abbiamo”

Cronaca
Anna Chieregato

Anna Chieregato

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Il rapper è intervenuto a Torino, davanti a centinaia di studenti, alla seconda edizione del festival sul benessere mentale per le nuove generazioni dal nome “Tu mi hai capito?”. “Anche chi ha i mezzi economici ed è privilegiato, come me, può incappare in situazioni orribili. La salute mentale e fisica devono andare di pari passo ma quella mentale in Italia non viene considerata”, ha detto. Ancora: “Questa generazione è la cavia dei social, andrebbero studiate le ripercussioni psicologiche, psichiatriche e sociali”

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“In questo Paese si parla così poco della salute mentale che anche chi ha i mezzi economici ed è privilegiato, come me, può incappare in situazioni orribili. Prendevo psicofarmaci che servivano a reprimere gli effetti collaterali l’uno dell’altro. Sono arrivato alla balbuzie. A quel punto ho smesso di prenderli di botto, ma sono andato in una depressione ancora più acuta. Perché il mio cervello mi chiedeva un farmaco che non aveva più di supporto. Perché è successo tutto questo? Perché in questo Paese non si parla abbastanza del tema della salute mentale e l'ignoranza è un fenomeno che riguarda tutti e non importa il privilegio. Non c’è distinzione di età o sociale”.
Parla senza filtri Fedez a Torino davanti a centinaia di studenti che lo hanno accolto come una rockstar al Circolo dei Lettori che, con l'associazione Acmos, ha promosso l'incontro della seconda edizione del festival sul benessere mentale per le nuove generazioni dal nome “Tu mi hai capito?”. Tra pandemia, crisi climatica e precarietà, la salute mentale è diventata la sfida più grande per i giovani. A raccontarlo e a lanciare l'appello è stato proprio il rapper milanese che, a pochi giorni dalla separazione con Chiara Ferragni, non ha comunque rinunciato all'incontro pubblico.

Fedez: “Siamo cavie dei social”

Musicista da 14,6 milioni di follower, una vita raccontata sui social e che alle ragazze e ai ragazzi ha raccontato così: "Questa generazione è la cavia dei social. Mi dispiace, ma è così. Andrebbero studiate le ripercussioni psicologiche, psichiatriche e sociali degli stessi social network. A oggi ci sono pochissimi studi, per questo siamo cavie”. E ha aggiunto: “Credo di essere testimone del fatto che il denaro e la fama risolvano un solo problema, ma non tutti. So che suonerà retorico ma è così”.

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“La salute mentale è la cosa più importante che abbiamo”

Poi torna sull'argomento che gli sta a cuore e che ha affrontato spesso dopo i gravi problemi di salute che lo hanno colpito. Gli studenti chiedono e lui risponde. “Io stesso mi vergognavo di parlare di psicofarmaci”, racconta, cogliendo l'occasione per ribadire la necessità che il benessere mentale diventi una priorità sociale. Tra sorrisi e applausi ad ascoltare ci sono gli studenti del liceo Passoni, di Piazza dei Mestieri e da Immaginazione lavoro. Mentre le parole di Fedez si fanno strada in un silenzio di attenzione: “Come fare ad accendere un riflettore su questo tema e far sì che diventi il tema principale di questo Paese? – ha detto il cantante –. Stiamo parlando della cosa più importante che abbiamo. La salute mentale e fisica devono andare di pari passo. Ma quella mentale in questo Paese non viene considerata”.
“Dopo 7 anni di terapia ho capito che io sono i traumi che mi hanno dato i miei genitori, anche se lo hanno fatto in maniera inconsapevole. Essere genitori è la cosa più complicata del mondo, chiunque lascerà dei traumi. Per questo ha senso parlare dei problemi con le persone care, ma a volte è meglio parlarne con persone esperte”.
C'è anche il tempo di scherzare e di un consiglio in leggerezza prima di salutare il giovane pubblico: “Credo che l'ironia sia il privée dell'intelligenza e il mio mantra nella vita è: non prendere la vita troppo sul serio perché tanto non ne uscirai vivo”.

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