Critiche sui social e da parte dell'opposizione per il filmato, non ancora andato in onda, che suggerisce comportamenti responsabili alla guida per evitare gli incidenti. In tre occasioni i protagonisti compaiono senza cinture di sicurezza. Il regista: "Dispiaciuto per gli attacchi, sono pronto ad apportare modifiche"
È polemica sui nuovi spot del Mit per promuovere la sicurezza stradale. L'attenzione dei social, ma anche di alcuni politici, è stata richiamata dal fatto che i giovani nelle autovetture protagoniste degli incidenti per distrazioni alla guida in nessun caso indossano le cinture di sicurezza. Tutti e tre gli spot sono incentrati sui comportamenti scorretti di una comitiva di ragazzi e ragazze che, entrati in macchina, in un caso fumano uno spinello, nel secondo caso si distraggono guardando un cellulare e nel terzo decidono di fare una corsa viaggiando ad alta velocità.
Esiti diversi per differenti comportamenti alla guida
Alla fine dello spot l'immagine si sdoppia: da una parte si vedono il comportamento errato e l'incidente; dall'altra parte, invece, viene mostrato il diverso esito della serata se il guidatore avesse rifiutato di fumare, avesse chiesto di non essere disturbato o, come nel terzo caso, non avesse proprio acceso il motore, invitando la comitiva a prendersi una pizza. "Non fai la scelta giusta, fai l'unica possibile" dice alla fine un diverso testimonial. In nessuna delle diverse situazioni, tuttavia, i protagonisti dello spot indossano le cinture di sicurezza.
Le critiche sollevate da Pd e M5s
Sul tema, che ha raccolto molte critiche sui diversi canali social, si è acceso anche l'interesse della politica. È intervenuto il capogruppo del Pd in commissione vigilanza Rai Stefano Graziano per chiedere al dipartimento per l'editoria di bloccare la nuova campagna sulla sicurezza stradale. Lo stesso ha fatto con una nota un gruppo di deputati del M5s, che ha definito "comica finale" lo spot diffuso dal ministero di Salvini per dissuadere gli italiani dall'utilizzo del cellulare alla guida o dall'assunzione di droghe prima di mettersi al volante. "Guardando bene la pubblicità" - affermano i deputati pentastellati - "tutte le persone nell'auto sono senza cinture di sicurezza allacciate. Uno spasso: è la mesta conferma che Salvini e sicurezza stradale sono due rette parallele destinate a non incontrarsi mai".
Il regista: "Rammaricato, pronto ad apportare modifiche"
In serata, è stato costretto a intervenire il regista dello spot, che ha spiegato l'intento e annunciato alcune modifiche. "Rammaricano" - ha affermato Daniele Falleri -" le polemiche sugli spot riguardo la sicurezza stradale, che sono stati realizzati unicamente con l'obiettivo di sensibilizzare i giovani su alcuni comportamenti della vita di tutti i giorni, senza edulcorazioni. L'intento di questi filmati è e rimane educativo, apporteremo quindi alcune modifiche affinché gli spettatori non vengano distolti dall'unico obiettivo che ci sta veramente a cuore: sensibilizzare tutti a contribuire, ognuno nel suo piccolo, a salvare vite umane".