Lorenzo Biagiarelli: "Non mi scuso per la morte di Giovanna Pedretti"

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Il food blogger parla per la prima volta del caso mediatico scoppiato nelle scorse settimane sulla ristoratrice di Lodi: "In molti mi hanno rimproverato scarsa umanità. Ma io non posso, né voglio, chiedere scusa come molti mi hanno pur caldamente suggerito di fare per la morte di Giovanna Pedretti, il cui suicidio, ovviamente, mi addolora come essere umano", ha spiegato in un lungo video pubblicato su Instagram

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"Ho lasciato che nelle ultime settimane venisse detto e scritto di tutto su di me, che mi venisse rivolta qualsiasi accusa, anche la più infame senza rispondere. Ora che la tempesta si è un po' affievolita mi preme semplicemente ristabilire un principio di verità". Inizia così il lungo video pubblicato su Instagram in cui Lorenzo Biagiarelli torna a parlare del caso del suicidio della ristoratrice di Lodi, Giovanna Pedretti, e della gogna mediatica da cui è stato travolto nelle scorse settimane. "In molti mi hanno rimproverato scarsa umanità. Ma io non posso, né voglio, chiedere scusa come molti mi hanno pur caldamente suggerito di fare per la morte di Giovanna Pedretti, il cui suicidio, ovviamente, mi addolora come essere umano. Perché se lo facessi sarei l'ennesimo che utilizza la sua morte per il proprio vantaggio, nel mio caso per riabilitarmi, cospargendomi il capo di cenere e implorando la clemenza della pubblica piazza", spiega lo chef, compagno di Selvaggia Lucarelli.

"Fare debunking non significa esporre al pubblico ludibrio"

"Questo non è un video pensato da una task force, non ho nemmeno la camicia del penitente. Nei limiti del possibile sto bene e non sono qui per piangermi addosso. Cominciamo dai fatti", dice e ricostruisce quanto accaduto dal 12 gennaio, quando viene data "rilevanza nazionale a una notizia dal traballante profilo di verità. Quella della recensione omofoba e abilista alla pizzeria". "Il giorno dopo finisce su alcuni cartacei, se ne parla ovunque. Io ne vengo a conoscenza da questo enorme dispiegamento di stampa. Vedo la recensione, mi sembra falso e lo scrivo avendo però cura di censurare il nome della pizzeria, quella della titolare e pure l'ubicazione. Questo perché il senso di fare debunking non è quello di smentire o esporre al pubblico ludibrio una persona comune, come è stato spesso scritto in questi giorni, ma è smontare una notizia specie se di diffusione nazionale e criticare l'operato della stampa quando si alimenta di notizie non verificare monetizzandole con dei click" afferma. "Il giorno dopo si scopre che Giovanna Pedretti si è tolta la vita e immediatamente sia io che la mia compagna cominciamo a esser sommersi da messaggi di odio, minacce di morte scatenati dalla stampa, dalle tv e dalle radio che da subito e per due settimane hanno sostenuto in modo talvolta implicito, ma talvolta proprio esplicito, che il nostro e solo il nostro operato fosse il diretto responsabile della morte di Giovanna Pedretti. Questo perché sempre secondo la stampa i miei due post di debunking soltanto condivisi da Selvaggia avrebbero creato una gogna social sulla signora e sulla sua pizzeria e questa è una delle tante falsità che sono state dette su questa storia". Facendo appello all'articolo 21 della Costituzione e criticando tv, giornali e social, Biagiarelli sottolinea che "lo stigma infame dell'istigazione al suicidio viene riservato solo a me e alla mia compagna".  

"Una storia triste da qualunque lato la si guardi"

"Dopo settimane di silenzio, ho bisogno di raccontare per la prima e ultima volta quello che mi è successo nell’ultimo mese, per chiudere questa storia che è triste da qualunque lato la si guardi", dice il food blogger ripercorrendo passo passo tutta la vicenda, dalla recensione al suicidio della donna fino al comportamento della stampa. Biagiarelli, spiega, non intende chiedere scusa: "Preferisco tenermi lo stigma, il dubbio, il sospetto, piuttosto che tentare la via della pietà affermando qualcosa che non penso. E accetterò con tranquillità tutte le conseguenze". E per quanto riguarda la sua presenza nel programma di Antonella Clerici annuncia: "Purtroppo non ci sono più le condizioni perché io riprendo al mio ruolo, 'È sempre mezzogiorno'. Quindi non mi vedrete più in onda". E conclude: "Ci tengo però a ringraziare tutti quelli che non hanno mai smesso di manifestarmi affetto e sono stati tanti eh, perché nonostante il tentativo di distruggermi sia stato quasi un successo, mi tengo stretto quel quasi e la solidarietà dei tanti".

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