Uno dei profili appartiene a Emanuele Pozzolo; un altro è di Pablito Morello, caposcorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, che è intervenuto mettendo in sicurezza l'arma dopo lo sparo. Non si sa invece a chi appartiene il terzo dna
Almeno tre persone avrebbero toccato la pistola di Emanuele Pozzolo, indagato per la vicenda dello sparo durante la festa di Capodanno organizzata nella sede della Pro Loco di Rosazza (Biella). È quanto emerge dalla relazione finale dei Ris di Parma, inviata ieri alla procura di Biella.
Le analisi
Il colpo, che ha ferito Luca Campana, è partito dalla pistola di Pozzolo. Ma sono tre i profili emersi sull'arma, ognuno presente in egual misura: "non è possibile estrapolare alcun profilo di un evidente contributore maggioritario", si legge nella relazione, citata da Repubblica. Uno dei profili appartiene a Emanuele Pozzolo; un altro è di Pablito Morello, caposcorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, che è intervenuto mettendo in sicurezza l'arma dopo lo sparo. Non si sa invece a chi appartiene il terzo Dna presente sull'arma. La procura di Biella potrà ordinare nuove analisi. Al momento il deputato di FdI è l'unico indagato.