Cellulari benedetti, l'iniziativa di don Mariotti per San Biagio a Città di Castello

Cronaca

“Benedici Signore Gesù, per intercessione di San Biagio, questo mio smartphone”, è la frase riportata sugli adesivi che saranno distribuiti durante le celebrazioni del Santo protettore della gola. L'iniziativa vuole invitare i fedeli a un corretto e responsabile utilizzo di telefonini, tablet e computer

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Un adesivo con l’immagine del santo protettore ed un messaggio-preghiera da portare sempre con sé a portata di smartphone. È l’inedita iniziativa del sacerdote “hi-tech”, don Giorgio Mariotti, 74 anni, per invitare i fedeli a un corretto e responsabile utilizzo di telefonini, tablet, computer ed altre tecnologie di comunicazione. Inoltre, domenica 4 febbraio, in occasione della festa di San Biagio, protettore della gola, alla Parrocchia di Nuvole dopo la messa prevista alle 11.15, i dispositivi tecnologici saranno benedetti dal sacerdote.

Le iniziative

Accanto alla benedizione di cellulari e affini, prima iniziativa del genere in Italia dal 2015, l’intraprendente parroco di diverse chiese e comunità della zona nord di Città di Castello, al confine con la Toscana fra cui quella di Nuvole, sulle colline tifernati, ha deciso di aggiungere alle celebrazioni religiose in onore di San Biagio un concorso dedicato alle “buone notizie”, e la consegna ai fedeli di un “adesivo benedetto” da attaccare al proprio dispositivo con l’immagine del santo ed una frase: “Benedici Signore Gesù, per intercessione di San Biagio, questo mio smartphone”. Un vero e proprio “Bollino Celeste” per tenere sempre alta l’attenzione su quelli che possono essere gli effetti sulla salute delle persone provocati dall’utilizzo regolare di cellulari, smartphone, tablet e della tecnologia delle comunicazioni e sul dilagare di un uso distorto, talvolta pericoloso, specie per i più piccoli e i giovani, di messaggi e comunicazione e intelligenza artificiale, come richiamato lo scorso 24 gennaio da Papa Francesco in occasione della giornata delle Comunicazioni Sociali.

Anche Leo, il cocker spaniel che non vede più da qualche anno ma grazie al fiuto impareggiabile scova ancora tartufi, ha reso omaggio al presepe dei tartufai allestito a Città di Castello. Lo ha fatto insieme al proprietario ed esperto cavatore, Lorenzo Tanzi. Insieme hanno fatto visita alla 22/a edizione della mostra internazionale di arte presepiale, presso la Cripta. L'opera dedicata ai tartufai - ricorda il Comune di Città di Castello - è stata realizzata dagli artisti Vincenzo Saccardo e Salvatore Fiore di Avellino. Sughero, legno, rami di alberi adattati, terracotta per le figure e i cani con occhi di vetro. Ma sono i particolari che catturano l'attenzione del visitatore come i vanghini, le bisacce e gli abiti tipici dei cavatori. "E' un'opera davvero bella, significativa del mondo che ruota da sempre attorno alla cerca e cava del tartufo, con tutti i suoi protagonisti, i cani in primo luogo, straordinari animali senza i quali nulla sarebbe possibile" sottolinea Tanzi. "Ho percepito la felicità di Leo - aggiunge -, quasi volesse ringraziare coloro che hanno avuto la straordinaria idea di celebrare attraverso le statuine di un presepe artistico la storia dei cani e dei tartufai". "I tartufai con i loro cani sono i protagonisti di pagine di vita quotidiane e stagionali che da secoli si ripetono, condite da aneddoti e storie straordinarie come quella di Leo e del suo proprietario Lorenzo simbolo dell'amore che i cavatori stessi nutrono per i cani, che gli consentono di tirare fuori dai boschi autentici gioielli della natura", sottolineano il sindaco Luca Secondi l'assessore al Turismo e Commercio, Letizia Guerri, che hanno definito il presepe dedicato ai tartufai e alla storia di Leo, un giusto e inedito riconoscimento che gli organizzatori della mostra, l'associazione Amici del Presepio "Gualtiero Angelini" hanno loro riservato.
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Don Giorgio Mariotti
Don Giorgio Mariotti

San Biagio e la benedizione dei cellulari

Nell’invitare i fedeli a prendere parte come ogni anno, la prima domenica di febbraio, alle celebrazioni liturgiche in occasione di San Biagio e della festa a lui dedicata, dalla propria pagina Facebook, “Parrocchia di Nuvole”, il sacerdote anticipa alcuni contenuti della sua omelia dedicata in parte, dopo la benedizione dei cellulari e gli adesivi, ai nuovi programmi sull’intelligenza artificiale “che possono diventare indicatori di strade sbagliate”. “In concomitanza della festa di San Biagio, protettore della gola – precisa Don Giorgio – come negli anni passati, verrà data la benedizione alle persone e a tutti i nuovi mezzi di comunicazione, cosi che nella fede le persone possano essere preservate da eventuali danni che questi mezzi potrebbero procurare e portare invece il bene e la verità. Verrà anche regalato – conclude don Giorgio Mariotti – un adesivo benedetto che, chi vuole, potrà applicare dietro al proprio telefonino”. Domenica 4 Febbraio, appena terminata la celebrazione della Santa Messa prevista per le 11.15, dopo aver benedetto come di consueto i bambini, Don Giorgio benedirà la gola dei fedeli e aspergerà con l’acqua santa i fedeli presenti con cellulari e smartphone in mano. È infatti tradizione che i fedeli si rivolgano a San Biagio per la guarigione delle malattie fisiche e in particolare delle malattie della gola, di cui il Santo è tra i quattordici santi ausiliatori.

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Il parroco “hi-tech”

Il parroco “hi-tech”, diventato prete a 59 anni, dopo aver chiuso un’attività commerciale, prosegue precisando che “queste antiche e semplici tradizioni della religiosità popolare hanno contribuito e contribuiscono anche oggi alla trasmissione della fede che per noi è la cosa più importante”. “La benedizione degli oggetti non deve diventare una pratica superstiziosa, ma un augurio, nella fede, di Buon Lavoro Benedetto dal Signore per le persone che li avranno in gestione”. Nulla di diverso di quanto già fà la Chiesa nelle Benedizioni di persone, luoghi, mezzi e altre cose varie. Anche alla chiesa di Piosina alla fine della santa Messa delle ore 17 di sabato 3 febbraio, che ricorre proprio la memoria liturgica di San Biagio, verranno benedetti questi mezzi di comunicazione e regalato l’adesivo benedetto.

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