Napoli, fu aggredito per spilla antifascista: arrestati tre militanti di Casapound

Cronaca

L'episodio è avvenuto la sera del 12 ottobre 2023 nel quartiere collinare del Vomero. Iil fotografo è stato immobilizzato, minacciato con un coltello e colpito a calci e pugni per portargli via il giubbotto

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Tre esponenti di CasaPound sono stati posti agli arresti domiciliari nell'ambito di un'inchiesta sull'aggressione subita a Napoli nell'ottobre scorso da un fotografo che indossava una spilla con un logo antifascista sul giubbotto. A una quarta persona è stato notificato il divieto di dimora e risulta anche un quinto indagato. Ai cinque vengono contestati dalla Digos e dal pm Fabrizio Vanorio i reati di rapina e lesioni aggravate, porto di oggetti atti a offendere e ricettazione. Quattro di loro avrebbero anche preso parte all'incontro dello scorso 7 gennaio a Roma, ad Acca Larentia, dove molte persone si sono esibite con il saluto romano.

L'aggressione

L'episodio è avvenuto la sera del 12 ottobre 2023 nel quartiere collinare del Vomero. Secondo quanto ricostruito, il fotografo è stato immobilizzato, minacciato con un coltello e colpito a calci e pugni per portargli via il giubbotto. Le indagini della Digos, coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli, Gruppo antiterrorismo, hanno permesso di individuare gli indagati tramite l'analisi delle telecamere di videosorveglianza. In seguito all'aggressione, all'uomo fu diagnosticato in ospedale un severo trauma cranico. La vicenda suscitò la reazione di diverse forze politiche e alcuni giorni dopo si tenne un sit-in di solidarietà con la vittima. Sull'accaduto i parlamentari del Movimento 5 Stelle Dario Carotenuto e Gilda Sportiello hanno presentato una interrogazione al ministro dell'Interno.

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Perquisita sede napoletana di CasaPound

Contestualmente all'operazione, la sede napoletana di CasaPound è stata perquisita dalla Digos di Napoli. Sono state cercate tracce anche di tipo informatico, per approfondire il movente dell'aggressione e della rapina. Sempre su disposizione della procura, la Digos ha perquisito le abitazioni dei quattro indagati, tra i quali il segretario cittadino di CasaPound, nella cui disponibilità erano i locali della sede del movimento. Sottoposto a perquisizione anche un quinto militante di CasaPound, indagato assieme ai quattro destinatari delle misure cautelari.

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