Caso Liliana Resinovich, il cadavere sarà riesumato per nuova autopsia

Cronaca

All’interno del programma Quarto Grado il generale Luciano Garofano ha annunciato che il cadavere della donna sarà riesumato. L'ispezione sul cadavere potrebbe servire a svelare nuovi elementi sul giallo della sua morte

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Il corpo di Liliana Resinovich, scomparsa a Trieste il 14 dicembre del 2021 e il cui cadavere è stato ritrovato solo il 5 gennaio del 2022, sarà probabilmente riesumato per effettuare un’autopsia. A dichiararlo è il generale Luciano Garofano nel corso dell’ultima puntata della trasmissione Mediaset Quarto Grado, specificando come: “Tutti noi sappiamo che ci sono delle contraddizioni da comprendere e siamo abituati a capire che spesso una nuova autopsia può svelare elementi che inizialmente potrebbero non essere stati chiariti”.

Le indagini

Già dallo scorso giugno il tribunale triestino aveva disposto nuove indagini, con i parenti della vittima che hanno sempre rifiutato l’ipotesi del suicidio, nonostante la procura decise per l’archiviazione. La volontà, secondo quanto riportato da Garofano, è quella di procedere a un nuovo esame autoptico quindi, nonostante, almeno per il momento, la procura di Trieste afferma di non averne evidenza.

La scomparsa

La mattina del 14 dicembre 2021 Liliana Resinovich, 63 anni, uscì di casa, in via Verrocchio, a San Giovanni, dove viveva con il marito Sebastiano Visintin, per andare da Claudio Sterpin, 83 anni, ex atleta, con cui la donna aveva una relazione affettuosa, ma dove non sarebbe mai arrivata. Il corpo di Resinovich è stato trovato il 5 gennaio successivo in un boschetto poco distante da casa. Numerose sono state le perizie svolte sul cadavere e su vari materiali e reperti ma nessuna è riuscita a individuare né dove Liliana sia stata tra il giorno della scomparsa e quello del ritrovamento del corpo, né se sia stata uccisa ed eventualmente, da chi. 

Una foto tratta dal profilo Facebook di Liliana Resinovich.  Liliana Resinovich si è suicidata ed è morta due, tre giorni prima del ritrovamento del corpo, il 5 gennaio scorso nel parco dell'ex ospedale psichiatrico di Trieste. A causare la morte sarebbe stata l'asfissia causata dai due sacchetti stretti (non troppo) sulla testa. Lo riporta la perizia disposta dalla Procura, eseguita da Fulvio Costantinides e dal radiologo Fabio Cavalli, che mette la parola fine alla vicenda, cominciata con la scomparsa della donna, di 63 anni, il 14 dicembre 2021. La perizia non è stata ancora depositata in Procura. Il corpo di Liliana fu trovato vestito, e il corpo in due sacchi della spazzatura. FACEBOOK

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