Scioperi a dicembre 2023: calendario manifestazioni, date e orari
Cronaca
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Treni, mezzi di trasporto urbani, ma anche scuola e sanità: sono molti i comparti che, in questo mese, vengono toccati dalle agitazioni. Ecco le date da segnare in agenda
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- Calendario fitto di appuntamenti per scioperi e manifestazioni a dicembre: ecco tutte le date da segnare sul calendario
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- Con lo sciopero generale dell’1 dicembre in Campania, Puglia, Basilicata e Calabria si conclude il ciclo di scioperi proclamati da Cgil e Uil con lo slogan ‘Adesso Basta’. Dopo gli scioperi nelle regioni del Centro (17 novembre), in Sicilia (20 novembre), nelle regioni del Nord (24 novembre) e in Sardegna (27 novembre), le protagoniste della protesta di inizio dicembre sono le regioni del Sud. Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini partecipa al corteo di Napoli
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- Proclamato per il 5 dicembre uno sciopero del personale appartenente alla dirigenza medica, veterinaria, sanitaria, professionale, tecnica e amministrativa, infermieri e personale sanitario non medico per Aziende e Enti del SSN
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- Il 7 si apre con uno sciopero di ATV Verona, di 4 ore, dalle 5 alle 6 e dalle 9 alle 12. Lo stesso vale per il personale di EAV Napoli, che sciopererà dalle 9 alle 13. OSP FAISA-CISAL ha poi annunciato la mobilitazione dei lavoratori di AST Messina, anch’esso di 4 ore. Incrocerà le braccia tutta la giornata invece il personale di SASA Bolzano
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- Giovedì 14 dicembre è previsto lo sciopero regionale del personale Trenord. I treni subiranno ritardi e cancellazioni durante la giornata, in particolare nella fascia oraria che va dalle 9 alle 17
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- I sindacati di base hanno deciso di spostare lo sciopero nel trasporto pubblico al 15 dicembre. L’agitazione era stata inizialmente prevista per lunedì 27 novembre
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- In una nota Adl Cobas – Cobas Lavoro Privato – SGB –CUB Trasporti - Usb Lavoro Privato, sull’intervento di riduzione a 4 ore dell'astensione del 27 novembre, hanno spiegato che “la precettazione da parte del Ministro Salvini dello sciopero nazionale del Tpl di 24 ore, regolarmente indetto dalle sigle dei sindacati di base, altamente rappresentativi nel settore, è tutt’altro che inaspettata. Ciò, però, non toglie la gravità di quanto deciso da Salvini, interprete da padrone delle ferriere dell’art.8 della L.146/90”