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Un anno fa l'alluvione di Ischia, a che punto è la ricostruzione

Cronaca
©Ansa

Un anno fa per sei ore nuvole basse scaricarono quasi 130 millimetri d'acqua sul versante nord orientale dell'Epomeo.  Dalla montagna si staccò una fronte franoso di centinaia di migliaia di metri cubi di fango, acqua e detriti

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"Un anno fa la tragedia di Ischia. Dodici vittime e tanta devastazione sotto la frana. Stamane sto tornando su quei luoghi per rendere omaggio alla memoria di chi non c'è più, mentre la ricostruzione va avanti per restituire normalità a quel territorio bellissimo e fragile". Lo scrive su Facebook, il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci. (LE IMMAGINI DEI DANNI DALL'ALTO - LE FOTO DELLA TRAGEDIA)    

La ricorrenza

Un anno dopo la frana, Casamicciola e tutta l'isola d'Ischia si sono rimesse in piedi ma le ferite non sono ancora guarite. Quella mattina del 26 novembre, dopo che per sei ore nuvole basse scaricarono quasi 130 millimetri d'acqua sul versante nord orientale dell'Epomeo, dalla montagna si staccò una fronte franoso di centinaia di migliaia di metri cubi di fango, acqua e detriti che piombò a valle cancellando tutto quello che incontrava sul suo cammino. Il prezzo fu altissimo: 12 morti (tra cui due bambini e un neonato), decine di abitazioni inagibili e circa 1.500 sfollati, poi scesi ai circa 360 attuali (di cui 112 sono tuttora in albergo), senza contare le decine di veicoli distrutti, i negozi e gli alberghi allagati, il porto insabbiato. Ma come fanno le cose sul territorio un anno dopo? Casamicciola si è rimessa in moto anche se resta ancora tanto da fare, per la messa in sicurezza e la ripartenza turistica ed economica. Iniziando dal porto, è stato dragato e riaperto, gli alvei alluvionali ripuliti, installato un sistema di monitoraggio e alert attivo 24 ore al giorno in grado di dare l'allarme in caso di maxi precipitazioni e, complessivamente, è stato realizzato il 40% degli interventi di somma urgenza, col resto già finanziato e in fase di attuazione. 

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Le dichiarazioni

"Non potremo mai dimenticare le vittime di quella tragedia - afferma Giosi Ferrandino, sindaco di Casamicciola - e a loro dedichiamo l'anniversario di domenica in cui, a nome di tutti i miei concittadini, ringrazierò le donne e gli uomini che ci hanno aiutato nei giorni più bui, quando eravamo in mezzo al fango e al dolore. Intanto il mio dovere è far rinascere, ripartire e tornare a risplendere questo paese. La priorità è quella di mettere in sicurezza il territorio e restituire una casa a tutti. Per questo, insieme al Commissario Legnini, abbiamo varato un piano di delocalizzazione senza precedenti che prevede un'alternativa abitativa concreta e immediata. C'è tanto da fare anche per il rilancio economico e turistico ma noi siamo resilienti e ci rialzeremo, come dopo il grande terremoto del 1883".

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