Tre primari del Policlinico pugliese erano stati multati per i troppi straordinari durante l'emergenza Covid e per non aver rispettato le norme sui riposi di medici e infermieri. Il primario del pronto soccorso ha scritto una lettera indirizzata al presidente della Repubblica. Oggi Mattarella ha sentito la ministra del Lavoro Calderone. L'Ispettorato ha sospeso il procedimento e procederà ad ulteriori approfondimenti per valutare l'annullamento delle sanzioni comminate
L'Ispettorato Nazionale del Lavoro ha sospeso il procedimento su alcuni medici del Policlinico di Bari, multati per aver lavorato oltre il limite consentito nel periodo di pandemia Covid. L'azione ispettiva esercitata è stata avviata dall'Ispettorato territoriale a seguito delle segnalazioni effettuate da un'associazione sindacale autonoma per lamentare i mancati riposi e il superamento degli orari massimi di lavoro del personale medico nel corso del 2021". L'Ispettorato "procederà, nei prossimi giorni, ad ulteriori approfondimenti per valutare l'annullamento delle sanzioni comminate”, ha reso noto la ministra Marina Calderone. "Siamo pronti ad offrire tutto il nostro supporto per trovare le soluzioni più idonee perché queste norme vengano rapidamente corrette e le sanzioni annullate e si ponga fine a questa paradossale vicenda", ha detto in una nota il ministro della Salute, Orazio Schillaci, sottolineando che "lo Stato non può sanzionare i propri medici e operatori sanitari dopo aver loro chiesto e ottenuto un impegno straordinario in un momento di eccezionale emergenza quale è stata la pandemia da Covid 19". "Sono felice e grato alle istituzioni, soprattutto al Capo dello Stato che è un padre oltre che difensore della Costituzione", ha dichiarato all'Ansa Vito Procacci, uno dei tre primari multati dall'ispettorato del lavoro che aveva scritto a Mattarella per denunciare la situazione.
Ordini medici: stop multe a Bari, vince l'abnegazione
"La sospensione delle sanzioni da parte dell'Inps, nell'attesa di valutarne l'annullamento, è segno di attenzione nei confronti dei professionisti, e di giusta valutazione del loro impegno quotidiano e dell'abnegazione dimostrata durante la pandemia". Lo dice il presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, sul caso del Policlinico di Bari ringraziando il ministro del Lavoro Marina Calderone "per il tempestivo intervento" e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella "per avere, ancora una volta, dimostrato la sua solidarietà per i medici".
Schillaci: "Provvedimenti che non interpretano l'emergenza"
"Si tratta in tutta evidenza di provvedimenti applicati sulla base di norme che sul piano giuridico e amministrativo sicuramente troveranno un fondamento ma non interpretano le necessità e l'emergenza che il mondo e l'Italia ha vissuto - ha detto Schillaci - Tali norme, seppur giuste nei loro principi, se applicate per eventi accaduti in momenti drammatici come quelli del periodo del Covid si prestano ad una lettura distorta degli eventi". Il ministro poi si dice pronto, insieme al sottosegretario Gemmato, "ad offrire tutto il nostro supporto per trovare le soluzioni più idonee".
Colloquio Calderone-Mattarella
In merito alla vicenda del Policlinico di Bari, la ministra Marina Calderone, "in mattinata ha avuto un colloquio telefonico con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a cui ha riferito delle attività in corso". La ministra incontrerà il 24 ottobre al ministero il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei Medici chirurghi e odontoiatri, Filippo Anelli.
vedi anche
Multa per straordinari nel periodo Covid, primario scrive a Mattarella
La vicenda
Ieri era emersa la vicenda che ha visto coinvolti tre primari del Policlinico di Bari multati per i troppi straordinari durante l'emergenza Covid e per non aver rispettato le norme sui riposi di medici e infermieri. Le sanzioni arrivate dall'ispettorato del Lavoro hanno provocato polemiche. “Da eroi alla multa il passo è stato davvero troppo breve", il commento di Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici.
La lettera al Quirinale
A sollevare il polverone è stato il primario del pronto soccorso dell'ospedale, il secondo più grande del Sud, Vito Procacci, attraverso una lettera indirizzata direttamente al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Procacci si è visto recapitare una sanzione amministrativa da 27mila euro, mentre i primari di una Chirurgia generale e del centro trapianti fegato complessivamente avrebbero dovuto pagare 10mila euro, in solido con il Policlinico stesso. Nella lettera Procacci evidenzia che la sua struttura durante il periodo Covid ha salvato "la vita a circa 8600 pazienti, di cui 1600 ventilati meccanicamente". Il Policlinico aveva subito annunciato che avrebbe impugnato il provvedimento sanzionatorio, ma intanto è stata lanciata da colleghi una raccolta fondi in favore dei medici multati.