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A1, demolito con esplosivi il viadotto Torraccia Sud tra Barberino e Calenzano. VIDEO

Cronaca
©Ansa

Autostrade per l’Italia ha fatto brillare il viadotto nei pressi di Firenze nelle prime ore di domenica 8 ottobre: quest’operazione rientra nel più ampio intervento di riqualificazione dell’intero tracciato che proseguirà con la rigenerazione strutturale di altre sopraelevate, come il Goccioloni I e II, e l’ammodernamento delle calotte di tutte le gallerie

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Si è svolta nella mattinata di domenica 8 ottobre la demolizione attraverso l’uso di esplosivi dell’impalcato del viadotto Torraccia Sud, situato al km 271+681 dell’originaria carreggiata Sud del tratto di A1 Milano-Napoli, tra Barberino e Calenzano. L’operazione, fa sapere Autostrade per l'Italia, avvia la fase centrale del piano di ammodernamento del viadotto come intervento propedeutico al più ampio programma di riqualificazione dell’intero tracciato, sotto la supervisione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La demolizione del viadotto è stata resa possibile anche grazie alla realizzazione della galleria Santa Lucia, la più lunga a tre corsie mai realizzata di Europa. Per la direzione Nord è prevista la riqualifica delle due corsie attualmente in uso e la riconfigurazione dell’ex carreggiata Sud verso Nord, per un assetto finale di quattro corsie verso Bologna e tre corsie in direzione Firenze.

La demolizione del viadotto di Torraccia Sud - ©Ansa

L’esplosione

A coordinare le operazioni di brillamento è stata Amplia, società del Gruppo Autostrade Per l’Italia, che ha fatto precedere tale attività da fasi di demolizione meccanica di piccole parti dell’opera, con l’obiettivo di garantirne la demolizione, oltre che la salvaguardia delle sottostrutture. Prima della demolizione sono inoltre state posizionate delle cuffie di protezione, per attutire le vibrazioni generate dalla detonazione. La demolizione, dopo tre spari di preavviso che hanno segnato il countdown, è avvenuta in 5 esplosioni consecutive, una per ogni pila, attivate a 15 millisecondi di distanza l’una dall’altra. Assente qualunque ripercussione di tipo ambientale, grazie a un accurato monitoraggio dell’emissione di onde sismiche, sonore, delle emissioni in atmosfera e della fauna selvatica, tutelata con il posizionamento di recinzione di cantiere per minimizzare il rischio sconfinamento, e il materiale demolito è stato stoccato per poter essere reimpiegato in altre attività di cantiere. Le operazioni di brillamento, effettuate con il coordinamento del Comitato Operativo Viabilità di Autostrade per l’Italia, Prefettura, Polizia Stradale, Vigili del Fuoco, 118, Città Metropolitana di Firenze, Comuni di Calenzano e Barberino e relative Polizie Municipali, sono state concluse nei tempi stabiliti e la riapertura al traffico in direzione Nord, diretta dagli operatori della Direzione di Tronco di Firenze di Aspi e dalla Polizia Stradale, è avvenuta come previsto alle ore 8.

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L'esplosione del viadotto - ©Ansa

La riqualifica della carreggiata Nord

Quest’operazione rientra in un quadro globale di riqualifica della carreggiata Nord, che comprende investimenti di riqualifica del tratto, stimati in oltre 120 milioni di euro, a cui si aggiungono 135 milioni destinati all’ammodernamento, con tempi di esecuzione complessivamente stimati in 40 mesi. Tra gli interventi in programma sono previsti la rigenerazione strutturale di tre viadotti, il Goccioloni I, il Goccioloni II e la Torraccia, e l’ammodernamento delle calotte di tutte le gallerie presenti lungo la tratta. “Simili interventi mostrano in tutta la loro evidenza la complessità del piano di ammodernamento introdotto sulla rete autostradale di nostra gestione. Ammodernamento che va di pari passo con le opere di potenziamento: un simile intervento non sarebbe infatti stato possibile, se non avessimo avuto a disposizione il nuovo tracciato della A1”, sottolinea Roberto Tomasi, Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia. “Questo ci fa capire quanto sia importante proseguire con convinzione il piano avviato, per far fronte alle nuove esigenze della mobilità – aggiunge l’AD di Autostrade per l’Italia- perché la rigenerazione delle infrastrutture rappresenta un tema non più rimandabile a livello di sistema-Paese, deve restare al centro del dibattito e guidare le future scelte strategiche nazionali”. 

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