Sky 20 anni, Conte: "Per aiutare Ucraina serve negoziato di pace. Dialogo con opposizioni"

Cronaca

Il presidente del M5s invita a ripensare la strada dell'invio di armi a Kiev e punta sulla necessità di un dialogo con l'aiuto dell'Onu e del Vaticano. Sul tema dei migranti, attacca Giorgia Meloni: "L’accordo con la Tunisia è privo di contenuti. Qui c’è una goffaggine diplomatica". Poi invita le opposizioni al dialogo sul tema sanità, come con il salario minimo

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La crisi in Ucraina si può risolvere solo col negoziato. Ne è convinto il presidente del Movimento Cinquestelle Giuseppe Conte, ospite di Sky 20 anni: "Se vogliamo aiutare la popolazione ucraina, bene il primo invio di armi, il secondo e il terzo. Ma poi bisogna puntare al negoziato di pace. Arriveremo al punto in cui noi, che siamo sistemi democratici, al momento di andare alle elezioni, avremo persone che non accetteranno più questa situazione. Succederà come in Afghanistan, se continuiamo così - sottolinea Conte - al Congresso americano vogliono bloccare l’invio di armi, stessa cosa in Polonia. Quando entreremo nel vivo delle elezioni americane, l'invio di armi si fermerà. Che ne sarà allora della popolazione ucraina? Non era meglio un negoziato di pace subito, con aiuto dell’Onu e del Vaticano?".

Giuseppe Conte a Sky 20 anni

"Accordo migranti con Tunisia privo di contenuti"

Sul tema dei migranti, Conte attacca diretto Giorgia Meloni: "L’accordo con la Tunisia è privo di contenuti. Qui c’è una goffaggine diplomatica. Meloni non può andare lì portando von der Leyen e offendere la dignità della Tunisia. Era chiaro che il presidente Saied, messo in quelle condizioni, avrebbe rifiutato l’accordo. Non puoi pensare di fare della Tunisia la guardia costiera europea, mettendo sul piatto 200 milioni o poco più. Con gli spot pubblicitari non si va da nessuna parte. Bisogna ricostruire politicamente una sostanza negli accordi politici.  Prima il decreto di Cutro, poi la fidejussione bancaria per i migranti, tutti provvedimenti fatti sull'onda delle emozioni. La giustizia, sul tema migranti, è un tema serio. Per il governo il problema prima sono le ong, poi i giudici di Catania. Il problema è se scrivi male le leggi; non puoi contrastare i principi costituzionali, le regole internazionali e i diritti europei. Qualsiasi giudice le disapplicherà. Non puoi dire che c’è un attentato a un governo democraticamente eletto, il presidente del Consiglio non può attaccare un giudice":

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"Meloni non sa leggere i conti"

Sul giudizio nei confronti del governo Meloni, Conte è netto: "Ho dato un voto, zero virgola, a Meloni per ciò che sta facendo all’Italia e all’economia italiana, come sta succedendo per la crescita. Noi siamo intervenuti con riforme strutturali per far ripartire il Paese, +12% di Pil in due anni, abbiamo posto le basi per un processo riformatore. L’Italia è stato sempre il fanalino di coda dell’Europa, anche nei punti che interessano ai giovani. Come mai? Meloni non ha saputo leggere i conti. Tutte le stime ora vedono al ribasso la nostra crescita. Non ti stanno bene le nostre riforme? Portaci le tue misure per la crescita. Non c’è stata una idea, solo tagli, su sanità, scuola e ricerca. Eppure investiamo in armi e munizioni, visto che abbiamo questa traiettoria bellicista e guerrafondaia. Diteci come riformulare la spesa pubblica. Basta fare spot".

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"Sulla sanità bisogna cercare intesa con opposizione, come con salario minimo"

Secondo Conte il lavoro sul salario minimo tra le opposizioni è stato positivo: "Abbiamo fatto un lavoro comune con le altre opposizioni. La Cassazione si appella ai diritti costituzionali e afferma la necessità del salario minimo. Su questo tema abbiamo lavorato col Pd, un accordo condiviso. Sulla sanità ci confronteremo, certamente. Lo dico a Calenda e a Schlein. Il merito del salario minimo è stato lavorare a fari spenti. Così bisogna fare con la sanità, è un tema complesso, deve essere pubblica. Non si può affidare alla logica imprenditoriale la sanità. Bisogna invertire la rotta. La politica stia fuori dalle nomine dei dirigenti sanitari.

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Il "compleanno" del M5s

Oggi è anche l'anniversario della fondazione del M5s. Conte ha commentato il sondaggio di Sky TG24 sulle intenzioni di voto dei giovani ripercorrendo al storia del Movimento: "L’attenzione dei giovani verso il M5s mi fa piacere. I giovani accedono ai social e, più direttamente, si informano sulla nostra azione politica. Il M5s ha raccolto l’insoddisfazione per il mondo politico, osteggiato all’inizio, e ha usato parole forti. Poi c’è stato un grande passaggio nel 2018, lì ci siamo assunti una responsabilità di governo. Abbiamo dovuto fare accordi, prima con la Lega e poi un accordo col Pd. Poi la pandemia, una crisi di governo al buio voluta da Renzi; a quel punto lì il M5s è stato costretto a decidere: opposizione o portiamo in salvo il Paese? Abbiamo scelto l'appoggio a Draghi. Una formula di governo che ci ha penalizzato. Abbiamo visto smantellare molte riforme fatte da noi. E da lì, si è arrivati alla situazione di oggi".

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