Sky 20 anni, Pablo Trincia su Elisa Claps: "Un caso incredibile, a novembre la docuserie"

Cronaca

“Dove nessuno guarda” è il podcast di Pablo Trincia che racconta la scomparsa di Elisa Claps: uno dei casi di cronaca nera più intricati che il nostro paese abbia mai conosciuto. A Sky 20 anni l’incontro con il giornalista e autore

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“E’ una grande storia. Abbiamo realizzato un progetto a 360°, che permetta di assorbire la storia, sentirla e vederla”. All’evento per Sky 20 anni il giornalista e autore Pablo Trincia parla di “Dove nessuno guarda - Il caso Elisa Claps”, un podcast originale di Sky Italia e SkyTG24 che racconta la scomparsa e l’uccisione della 16enne di Potenza, il 12 settembre del 1993. "Quello di Elisa Claps è un caso incredibile, di una ragazza che viene ritrovata 30 anni dopo esattamente nel posto in cui era scomparsa", spiega Trincia. (SKY 2O ANNI, LA SECONDA GIORNATA - GLI OSPITI - IL PROGRAMMA)

Il mezzo del podcast

“Il podcast è la forma di narrazione moderna, è l’ultimo mezzo di comunicazione arrivato sul mercato ma è anche il più antico: è la narrazione pura, orale, alla quale non siamo più abituati da quando il video è entrato nelle nostre vite”, racconta Pablo Trincia. “Abbiamo perso l’abitudine di immaginare, ma è bellissimo immaginare. E molte persone ora ascoltano queste serie audio perché hanno riscoperto la bellezza di immaginare. “Il caso Elisa Claps” dura 6 ore in tutto, ma così noi vi portiamo dentro al racconto e non serve avere delle immagini, ognuno può immaginarselo”.

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Come scegliere una storia

Ma come si fa a capire se un fatto può essere raccontato in modalità solo orale? “Una storia - spiega Trincia - per essere efficace per un podcast deve potersi fare in modo istintivo, non meccanico, abbiamo a che fare con le vite delle persone, la storia ti deve colpire e io seguo molto l’istinto”. “Ma - aggiunge il giornalista - la scintilla da sola non basta: il passaggio successivo è capire se quella storia si può raccontare: se ci sono i documenti, le fonti, i testimoni che ti aiutano a raccontare. I podcast sono racconti seriali: come le serie tv che si guardano in tv, solo orali. Le storie vanno studiate, capite. Non tutte si possono realizzare”.

Danilo Restivo, condannato in primo e secondo grado a 30 anni di reclusione per l'omicidio della studentessa potentina Elisa Claps, passa nell'area transiti dell'aeroporto Leonardo da Vinci a Fiumicino prima di imbarcarsi su un volo Alitalia per Londra per essere restituito alle autorit?? inglesi, 13 maggio 2013. In Gran Bretagna Restivo ?? stato infatti condannato ad una pena non inferiore ai 40 anni di reclusione per il delitto della sarta inglese Heather Barnett. ANSA / TELENEWS

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La scrittura

Veniamo al lavoro in sé: come si costruisce un podcast? “Io faccio il paragone con la cucina: devi preparare una cena bella, ricca e la prima cosa che fai è trovare gli ingredienti buoni. In questo caso gli ingredienti sono le storie, i personaggi. Poi - prosegue Trincia - torni a casa e inizi a preparare gli ingredienti: riascolti, tagli. Poi si parte con la scrittura: la scaletta, la creazione di un arco narrativo. Non basta saper scrivere, bisogna anche essere originali. Poi si va in sala a registrare e si monta: il processo di “impiattamento” della cena. Si mettono musiche, suoni. Il suono di qualità fa la metà del lavoro, come al cinema. Le musiche hanno un’influenza pazzesca sul modo in cui percepiamo la storia. E alla fine si offre agli ascoltatori”.

Una immagine di Heather Barnett uccisa il 12 novembre 2002 a Bournemouth nel Dorset.Per l'omicidio  della donna è stato condannato all'ergastolo Danilo Restivo, oggi 30 giugno 2011.

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La storia di Elisa Claps

“Raccontare storie significa andare nei luoghi, cercare i testimoni anche bussando a tante porte”. Pablo Trincia e gli altri autori del podcast, Riccardo Spagnoli e Alessia Rafanelli, hanno viaggiato, sono andati nei luoghi chiave: “Siamo andati in Gran Bretagna: l’abbiamo fatto perché ci serviva parlare con una donna che era una fonte chiave. Sapevamo solo l'indicazione di una via e il cognome: ci abbiamo messo due giorni ma alla fine l’abbiamo trovata. Non bisogna mai demordere. Il nostro lavoro significa anche cercare, trovare il modo per conquistare la fiducia dei testimoni e quando alla fine riesci a portarti a casa la storia di qualcuno che si fida di te è una delle parti più belle di questo mestiere”.

Potenza - Ritrovati i resti di Elisa Claps nella chiesa della Santissima Trinità. Ancora sospetti su Danilo Restivo anche per l'omicidio di Heather Barnett. Nella foto, Elisa Claps.

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La docuserie

Ma il progetto è molto più ampio. Oltre al podcast, del quale sono già disponibili tutte le puntate, a novembre su Sky arriverà anche la docuserie sulla storia di Elisa Claps: "La docuserie è un racconto da una prospettiva diversa, con una struttura diversa dal podcast - dice Trincia - Ti permette di vedere i documenti originali. Abbiamo trovato dei video di famiglia, si vedono i luoghi, permette di entrare visivamente in quello che avete ascoltato".

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