Con loro anche l'azienda come persona giuridica. Per tutti l'ipotesi di reato è omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario. Fino a oggi gli unici due indagati erano il tecnico di Rfi, Antonio Massa, e il caposquadra della Sigifer, Andrea Girardin Gibin
Sale a sei il numero degli indagati per la tragedia ferroviaria di Brandizzo, nella quale sono morti cinque operai, travolti da un treno mentre lavoravano sui binari, nella notte tra il 30 e il 31 agosto. Nel registro degli indagati - si è appreso in serata - sono stati iscritti anche quattro dirigenti della Sigifer, l'azienda di Borgo Vercelli per cui lavoravano le vittime. Gli indagati sono i vertici e i quadri della società e la stessa azienda Sigifer, come persona giuridica.
Le ipotesi: omicidio colposo plurimo e disatro ferroviario
Anche per loro l'ipotesi di reato è omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario. Fino a oggi gli unici due indagati erano il tecnico di Rfi, Antonio Massa, 48 anni, e il caposquadra della Sigifer, Andrea Girardin Gibin, 53 anni. Domani sarà avviato il lavoro di perizia, disposto dalla procura di Ivrea, sui tablet dei macchinisti del treno che ha investito i cinque operai, sulle scatole nere del convoglio e sui telefoni cellulari di due vittime trovati sul luogo della tragedia, ancora parzialmente funzionanti.
Al vaglio le comunicazioni tra cantiere e sala di controllo
L'accertamento, che avrà una durata massima di 60 giorni, dovrebbe servire a fornire ulteriori elementi sulle comunicazioni tra la sala di controllo e il cantiere nei minuti precedenti l'arrivo del treno a Brandizzo. Della perizia è stato incaricato il luogotenente della guardia di finanza Andrea Pellegrini, responsabile della sezione informatica forense della procura di Torino.