In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Trieste, narcotrafficante Angel Martinez Quiroz torna libero per errore Pm

Cronaca

Il 68enne sarà rilasciato dal penitenziario di Bogotà nelle prossime ore, poiché la Direzione Distrettuale Antimafia di Trieste ha visto scadere i termini della custodia cautelare. La situazione ora è complicata anche dall'accordo tra Italia e Colombia del 2019, che limita la possibilità di richiedere l'estradizione più di una volta per lo stesso procedimento penale

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

Dopo essere stato arrestato nel contesto della più grande operazione antidroga mai condotta in Italia, durante la quale sono state sequestrate 4,3 tonnellate di cocaina, il colombiano Angel Martinez Quiroz, noto come "Angel", è stato incluso nella lista dei ricercati più pericolosi al mondo da Interpol. Era un membro di spicco del "clan del Golfo," il cartello di narcotrafficanti più potente in Colombia. Tuttavia, nelle prossime ore, il 68enne verrà rilasciato dal penitenziario di Bogotà poiché la Direzione Distrettuale Antimafia di Trieste ha fatto scadere i termini della sua custodia cautelare. L'arresto di Martinez Quiroz è avvenuto il 7 settembre 2022 nella città colombiana di Medellin, in base all'ordine di cattura emesso dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Trieste, Marco Casavecchia. Dato che il termine della misura cautelare è scaduto il 6 settembre, è stata ordinata la sua scarcerazione provvisoria.

I dettagli dell'operazione

L'operazione antidroga è stata coordinata dalla Procura di Trieste ed è stata una delle più grandi mai effettuate in Europa, con 38 arresti e il sequestro di 4,3 tonnellate di cocaina, di cui 2,5 sono state distrutte in un inceneritore il 23 agosto successivo. Questo quantitativo avrebbe fruttato oltre 2,3 miliardi di euro sul mercato. "Angel" organizzava le spedizioni della droga, che viaggiava via nave attraverso l'Oceano Atlantico e veniva scaricata nel porto di Trieste, per poi essere distribuita principalmente a Milano, la principale piazza di spaccio del Nord Italia. Questo traffico coinvolgeva non solo colombiani ma anche trafficanti sloveni, croati, olandesi e bulgari, oltre a acquirenti legati alla 'ndrangheta. L'operazione è stata smantellata anche grazie all'azione di tre investigatori della Guardia di Finanza che si sono infiltrati fra i narcotrafficanti. In precedenza, gli avvocati di Martinez Quiroz avevano cercato di negoziare la sua collaborazione con le autorità giudiziarie italiane e la revoca della sua custodia cautelare in carcere. Tuttavia, nonostante la disponibilità di Martinez Quiroz a collaborare e consentire l'estradizione, la giustizia non è riuscita a sfruttare questa opportunità. La situazione ora è complicata anche dall'accordo tra Italia e Colombia del 2019, che limita la possibilità di richiedere l'estradizione più di una volta per lo stesso procedimento penale.

approfondimento

Caivano, la storia del Parco Verde tra droga e violenze