
Associazioni animaliste e ambientaliste si sono riversate sulle strade di Pescina, provincia dell'Aquila, per ricordare l'orsa uccisa lo scorso 31 agosto da un 56enne di San Benedetto dei Marsi

Sono circa 2mila le persone scese in strada quest'oggi a Pescina, provincia dell'Aquila, per manifestare contro l'uccisione dell'orsa Amarena, morta lo scorso 31 agosto per mano di un 56enne di San Benedetto dei Marsi

Dalle parti di Pescina l'orsa era passata diverse volte, così le molte persone provenienti dall'Abruzzo e non solo hanno marciato per chiedere giustizia per Amarena

Il messaggio che arriva dalla mobilitazione di Pescina, fa sapere il Wwf Italia, è: "Garantire la conservazione dell'orso bruno marsicano che oggi è una delle principali emergenze naturalistiche del nostro Paese"

"Il drammatico episodio che ha portato all'uccisione di Amarena è diretta conseguenza da una parte di un clima politico che tende a indicare nella biodiversità un nemico"

L'uomo, qualche giorno fa, accompagnato dal suo legale, ha sporto denuncia presso i carabinieri per le minacce di morte ricevute dopo l'episodio
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