Trento, uno dei due papà è malato: il Tribunale dà l'ok per l'adozione del bambino

Cronaca

Il Tribunale per i minorenni ha riconosciuto l'adozione di un bambino di poco meno di quattro anni da parte di un genitore non biologico di una coppia omogenitoriale riconosciuta in Canada. L'istanza è stata avanzata lo scorso marzo a causa di gravi problemi di salute del padre biologico del bambino, nato con gestazioni per altri

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Diritto alla paternità riconosciuto per una coppia omosessuale di Trento, dove il tribunale per i minorenni ha riconosciuto l'adozione di un bambino di poco meno di quattro anni da parte di un genitore non biologico di una coppia omogenitoriale riconosciuta in Canada ma non in Italia. L'istanza è stata avanzata lo scorso marzo a causa di gravi problemi di salute del padre biologico del bambino, nato con  gestazione per altri ("Figli di chi?", dizionario per capire i diritti dei bambini). Nell'arco di quattro mesi, il collegio presieduto dal presidente del Tribunale, Giuseppe Sapadaro, si è espresso favorevolmente all'adozione da parte del genitore sociale, riporta il T quotidiano. L'istanza era stata valutata positivamente anche dalla Procura dei minorenni di Trento, che però aveva chiesto alla coppia di rinunciare all'istanza di registrazione della doppia paternità.

Adozione riconosciuta in quattro mesi

La coppia si è affidata all’avvocato Michele Giarratano che è riuscita a ottenere l’adozione nel giro di pochi mesi. "Vista la gravità della situazione e il rischio concreto che il bambino rimanesse orfano, il tribunale dei minori di Trento e il suo presidente, Giuseppe Spadaro, hanno cercato di fare tutto il percorso nel minor tempo possibile - spiega Giarratano – facendo comunque un’istruttoria completa con i servizi sociali che hanno fatto l’indagine e le udienze necessarie", ha raccontato il legale al Corriere. La sentenza di accoglimento è infatti arrivata lo scorso 21 luglio, a distanza di quattro mesi dalla richiesta. Il padre biologico del bambino si trova per adesso, fortunatamente, in condizioni stabili.

Il ministro per la Famiglia, Eugenia Roccella, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri, Roma, 7 giugno 2023.
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