
Maternità surrogata reato universale? In 65 Paesi del mondo è consentita per legge
Un’indagine dell’Associazione Luca Coscioni ha preso in esame 268 Stati per vedere dove la tecnica dell’utero in affitto è legale ed è stato verificato con quali modalità. In Europa sono sei le nazioni che la permettono in forma solidale

Mentre alla Camera e al Senato il deputato Riccardo Magi di +Europa e il senatore Ivan Scalfarotto di Italia Viva hanno depositato la proposta di legge per regolamentare la gravidanza per altri solidale elaborata dall’Associazione Luca Coscioni, la stessa organizzazione ha diffuso i risultati di un’indagine sui Paesi nel mondo che consentono per legge questa tecnica, analizzandone le modalità
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Il dossier ha preso in esame 268 Paesi e nella ricerca vengono evidenziati diversi indici: se la tecnica è consentita; quale tipologia (commerciale o solidale); chi vi può accedere; quali requisiti deve avere la gestante; quali requisiti sono richiesti ai genitori intenzionali. È emerso che finora sono 65 gli Stati nel mondo che prevedono l’accesso alla gravidanza per altri, in forma solidale oppure in entrambe le forme (quindi sia commerciale che solidale) attraverso una legge nazionale
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di mondoDi questi, ben 29 individuano come legittimo l’accesso alla gravidanza per altri sia nella forma solidale che in quella commerciale. In un Paese, la Guyana, la legge non sancisce espressamente la tipologia ammessa. Sono 35 le nazioni nel mondo che disciplinano con legge la gravidanza per altri nella versione solidale, ovvero senza commercializzazione
Maternità surrogata, la proposta Varchi e le posizioni dei politici
In Europa, 6 Stati permettono la gravidanza per atri nella sua sola forma solidale, ai sensi di una specifica legge nazionale: Cipro, Grecia, Macedonia del nord, Portogallo, Regno Unito, Ucraina. In Africa invece sono due: Benin e Repubblica Sudafricana. In Asia invece sono ben 4: India, Kirghizistan, Thailandia e Vietnam. L’Oceania ha diversi luoghi che permettono la GPA: 8 in Australia, ovvero Australia meridionale; Australia occidentale; Canberra; Nuovo Galles del sud; Queensland; Tasmania; Territori del nord; Victoria; a questi si aggiunge la Nuova Zelanda
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Tra America del Nord, centrale e del Sud hanno una legge sulla GPA ben 8 regioni del Canada: Alberta; Columbia britannica; Isole del Principe Edoardo; Manitoba; Nuova Scozia; Ontario; Saskatchewan; Terranova e Labrador. Negli Usa ci sono 4 Stati: Louisiana; Michigan; Nebraska; Virginia. A questi si aggiungono Cuba e Uruguay

Inoltre emerge che ci sono 36 Stati che, pur in assenza di una legge, ritengono la pratica accessibile e ammissibile. L’avvocata e segretaria dell’Associazione Luca Coscioni Filomena Gallo ha specificato che, se la proposta Varchi, ovvero la legge che vieta la GPA agli italiani anche se praticata all’estero, dovesse entrare in vigore, i Paesi nei quali attualmente è normata “vedrebbero gravemente minacciata la loro sovranità statale senza alcun fondamento giuridico"

“La proposta di estendere la perseguibilità del reato di surrogazione di maternità anche se praticata all’estero - ha evidenziato Filomena Gallo - si scontra infatti con l’attuale orientamento delle giurisdizioni italiane e sovranazionali che riconoscono il diritto superiore del minore a vedere trascritto il proprio atto di nascita formato all’estero, senza che il percorso di GPA venga considerato reato se effettuato in un Paese in cui è legale”

La proposta dell’Associazione Luca Coscioni prevede invece un accordo lecito e solidale tra i soggetti coinvolti, in cui la gestante ha un ruolo centrale e confermerà la sua disponibilità a seguito di un percorso medico e psicologico. L’estensione dell’accesso a tutte le tecniche di fecondazione assistita anche alle coppie dello stesso sesso e persone single prevedendo tutele per tutti i soggetti coinvolti

Prevista un’età massima della gestante di 42 anni, un reddito certo, potrà essere una parente, oppure no. Dovrà avere un reddito certo. Dovrà essere già madre, e solo se, dopo l’adeguato percorso diagnostico e psicologico, confermerà la sua disponibilità, potrà portare avanti una gravidanza per altri per massimo 1 volta, due volte per la stessa famiglia

E ancora, l’istituzione del Registro nazionale delle Gestanti presso il Registro nazionale sulla PMA, già esistente all’Istituto superiore di Sanità. L’introduzione di una specifica ipotesi di reato per chi, abusando di una condizione di necessità, induce una donna a portare avanti una gravidanza per altri