Sono commemorati gli operai - Kevin Laganà, Michael Zanera, Giuseppe Sorvillo, Giuseppe Aversa e Giuseppe Lombardo -, ma soprattutto l’obiettivo è far arrivare un messaggio chiaro: basta morti sul lavoro
Duemila persone partecipano al corteo a Vercelli, organizzato da Cgil, Cisl e Uil dopo la morte dei cinque operai travolti da un treno mentre stavano eseguendo lavori di manutenzione sui binari a Brandizzo. Il corteo, partito dalla stazione ferroviaria, è aperto dallo striscione "Non abbiamo più parole", dietro al quale sfilano il leader della Cgil, Maurizio Landini, Giorgio Airaudo, segretario generale della Cgil Piemonte, Giorgio Graziani, segretario confederale della Cisl, Luca Caretti, segretario generale della Cisl Piemonte, Elena Ugazio, segretaria generale della Cisl Piemonte Orientale e Gianni Cortese, segretario generale Uil Piemonte. I lavoratori sono arrivati da tutto il Piemonte, c'è anche una delegazione di ferrovieri pensionati dalla Lombardia. Partecipano al corteo il sindaco di Vercelli Andrea Corsaro e il vescovo don Marco Arnolfo. A leggere i nomi degli operai è stata la segretaria generale della Cisl Piemonte Orientale, Elena Ugazio, intervenuta davanti alla Prefettura: "Gridiamo ancora una volta, basta morti sul lavoro". (LE FOTO DELLA TRAGEDIA - DUE INDAGATI)
Il corteo
Sono commemorati gli operai - Kevin Laganà, Michael Zanera, Giuseppe Sorvillo, Giuseppe Aversa e Giuseppe Lombardo -, ma soprattutto l’obiettivo è far arrivare un messaggio chiaro: basta morti sul lavoro. Le statistiche 2023 sugli infortuni sono tragici. Nei primi sette mesi dell’anno in Italia si sono registrati 599 decessi sul lavoro, con un incremento del 4,4% rispetto all’anno precedente. "Tutto è caricato sulla pelle dei lavoratori, è il momento di dire basta e di cambiare. Abbiamo fatto scioperi, ma dobbiamo alzare ancora di più il livello della protesta", lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. E ancora: "Ed è il momento di fare una procura nazionale sulla sicurezza e mettere insieme le persone che hanno le competenze, bisogna investire sugli ispettorati sul lavoro, sulla sicurezza. Il governo si renda conto che è necessario aprire tavoli di confronto serio. Le imprese affrontino questa situazione a partire dai grandi gruppi come Fs e Anas. Basta ipocrisia, ognuno deve rispondere di quello che concretamente ha fatto. Serve rispetto per le 1.090 persone che hanno perso la vita sul lavoro nel 2022, oltre 500 sono già morti nei primi 6 mesi di quest'anno. Numeri che indicano una strage. Negli ultimi 20 anni i morti sono più di 20.000, la metà degli abitanti di Vercelli. Il punto vero è la prevenzione. Qualsiasi cantiere, qualsiasi macchina che progetti deve essere pensata per non fare morire nessuno sul lavoro". Landini ha poi incontrato i familiari delle vittime: "Rispettiamo il loro dolore".
Domani audizione Ad RFI alla Camera
Martedì 5 settembre, presso la Sala del Mappamondo di Montecitorio, le Commissioni riunite Trasporti e Lavoro della Camera si terranno le seguenti audizioni sulle condizioni di sicurezza dei lavoratori, con particolare riferimento al settore del trasporto ferroviario, anche a seguito dell'incidente avvenuto lo scorso 31 agosto presso la stazione di Brandizzo: ore 17, amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana (RFI), Gianpiero Strisciuglio; ore 17.45, rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl; ore 18.30 rappresentanti di Usb, Orsa e Fast-Confsal. L'appuntamento viene trasmesso in diretta webtv.