
Lunedì sera, 7 agosto, tre giovani vestiti di nero si sono arrampicati sul monumento, tra gli sguardi dei passanti e dei turisti in piazza. Sul posto sono intervenuti con un'autoscala i vigili del fuoco, per verificare l'entità dei danni insieme alla polizia e alla polizia locale

È stato vandalizzato l'arco di ingresso della galleria Vittorio Emanuele II, in piazza Duomo a Milano. Le immagini sul web e sui social sono diventate virali e hanno provocato grande indignazione per quanto accaduto
Imbrattato il Battistero di Firenze
Lunedì sera, 7 agosto, tre giovani vestiti di nero si sono arrampicati sul monumento, tra gli sguardi dei passanti e dei turisti in piazza

Hanno tracciato con bombolette di vernice spray verde e azzurra le loro "firme": alcuni graffiti o "tag", disegni e scritte stilizzate (tra cui alcune frecce, una stella a cinque punte e la parola "king" seguita da un cuore), ben visibili da terra

Sul posto sono intervenuti con un'autoscala i vigili del fuoco, per verificare l'entità dei danni insieme alla polizia di Stato. Sul posto anche la polizia locale

Molti dei presenti hanno manifestato il loro dissenso con fischi all'indirizzo dei vandali. Al cornicione sarebbero arrivati passando da un locale adiacente, Terrazza Duomo 21, e poi si sarebbero dileguati sui tetti, forse usndo una scala di servizio. Inoltre, il gesto non sarebbe di matrice politica

I tre per il momento sono riusciti ad allontanarsi: sulle loro tracce c'è la polizia. Il video è stato pubblico dalla pagina Instagram Milanobelladadio

Coro bipartisan di indignazione per quanto accaduto. Parla di "rabbia e disgusto" Michele Albiani, consigliere comunale Pd e presidente della Commissione Sicurezza, che chiede di punire non solo gli autori di questo "abominio". un "insulto a tutta la città", ma anche chi ha lasciato che arrivassero a quell'altezza

Anche secondo il consigliere di Fratelli d'Italia Francesco Rocca bisogna "capire dove hanno trovato l'accesso" e soprattutto bisogna che il Comune, quando saranno trovati, si costituisca parte civile

Rocca ha ricordato che questo non è il primo caso in cui viene deturpato un monumento in piazza Duomo. Ed è già successo a marzo con l'imbrattamento da parte degli attivisti di Ultima generazione della statua equestre di Vittorio Emanuele II. "In Italia - ha aggiunto - troppi writers vandali rimangono impuniti, soprattutto dopo la depenalizzazione di questo reato; la dimostrazione è lo stato di salute di molti edifici presenti nella nostra Nazione, soprattutto nelle grandi città; a Milano venne imbrattata da scritte anche la casa natale di Alessandro Manzoni"

"L'episodio è tanto shoccante quanto positivo. La sua gravità palesa anche agli occhi di tutti la situazione in cui versa la città. Certe cose in periferia sono all'ordine del giorno, ma non fanno notizia" ha aggiunto Paolo Bassi, consigliere leghista del Municipio IV. “Devono pagare fino all'ultimo centesimo!”, così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. “Li prenderemo"